L’emergenza coronavirus ha portato la Segreteria di Stato del Vaticano ad effettuare una ulteriore stretta sulle norme. In particolare, in una nota a firma del sostituto Edgar Pena Parra, si chiede di “evitare il ricorso a prestazioni di lavoro straordinario, di volontariato e di personale esternalizzato, salvo i casi in vui occorra garantire i servizi essenziali”.
Si chiede inoltre di “sospendere le procedure di assunzione di nuovo personale, salvo i casi in cui sussistano necessità inderogabili”. Nelle linee guida si chiede inoltre di fare usufruire ed accordare ai lavoratori i giorni di ferie residue entro il 31 marzo. Di concedere “ove possibile permessi di recupero delle ore lavorate in eccedenza; di favorire la flessibilità oraria e la turnazione che consentano a tutti i genitori una maggiore presenza in famiglia”.
Laddove è possibile si chiede di “delocalizzare” il lavoro . Richiesta poi l’estensione per i dipendenti che hanno figli fino a 14 anni la concessione di permessi parentali in occasione della temporanea chiusura delle scuole. “Considerato il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia – scrive Pena Parra – si confida nel senso di responsabilità di ciascuno nell’adozione di tutte le misure a tutela della salute propria e di quella di tutta la comunità”.