Crescono i contagi di coronavirus in tutto il mondo. Di seguito alcuni aggiornamenti.
Le autorità sanitarie del Pakistan hanno segnalato una seconda vittima a causa del nuovo coronavirus, mentre è salito a 377 il numero delle persone contagiate. Lo riferisce il sito di Dawn, spiegando che 45 nuovi casi sino stati registrati nel Punjab facendo salire a 78 i contagi in totale.
E’ salito a 149 il numero delle persone contagiate dal coronavirus in Libano. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Beirut, esortando i cittadini a restare a casa come misura necessaria a prevenire il contagio, uscendo solo se strettamente necessario.
Il ministro della Salute del Cile, Jaime Manalich, ha aggiornato il numero di persone infette dal coronavirus, che nelle ultime 24 ore e’ passato da 238 a 342 pazienti in tutto il paese. La massima autorita’ sanitaria ha spiegato che i casi Covid-19 sono concentrati in quattro focolai e che “abbiamo la tracciabilita’ della maggioranza” di questi. Il ministro ha chiarito che di tre persone non e’ stato possibile identificare il modo con il quale siano stati infettati dalla malattia, ed e’ per questo che e’ stata decretata la fase 4 del protocollo. “Abbiamo ancora tracciabilita’ della stragrande maggioranza dei casi registrati nel paese, e’ stata dichiarata la fase 4 perche’ abbiamo tre casi che non abbiamo potuto tracciare: queste persone non provenivano da nessuna zona di rischio, non sono state in contatto con qualcuno che sappiamo essere malato e tuttavia sono positive”, ha spiegato Manalich. Per quanto riguarda i quattro focolai, uno e’ collegato a una scuola nel settore est di Santiago; un altro a Puerto Montt (1.040 chilometri a sud della capitale) legato al 100% a una nave da crociera sbarcata in citta’. Il terzo focolaio si trova a Chillan (400 chilometri a sud di Santiago), legato a un gruppo di persone che hanno frequentato la stessa palestra. Il quarto riguarda la regione del Maule (240 chilometri a sud di Santiago) ed e’ legato al primo caso del Paese, il medico che, insieme a sua moglie, aveva viaggiato in diversi paesi dell’Asia.
Nel giorno in cui Germania la registra oltre 13 mila casi di contagio da coronavirus, le forze armate tedesche si tengono pronte ad una situazione di “worst case scenario”. E’ la stessa ministra alla Difesa tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer a dirlo, precisando che la Bundeswehr e’ a disposizione “se la capacita’ di resistenza delle forze civile dovesse terminare”. Non solo le truppe potranno essere utilizzate nell’approvvigionamento di “equipaggiamento protettivo e apparecchi sanitari” e sono state aumentate le stazioni di rianimazione degli ospedali militari: per contribuire a far fronte alla lotta contro la pandemia verranno mobilitati anche i riservisti dell’esercito. Gia’ adesso, cosi’ Kramp-Karrenbauer, si sono resi disponibili autonomamente 2.336 riservisti. Ma e’ alla “crescita esponenziale” dei contagi che i tedeschi stanno guardando con maggiore ansia: stando al conteggio aggiornato della Zeit online e realizzato incrociando i dati del Robert Koch Institut (Rki) con quelli delle varie autorita’ locali, il numero delle infezioni arriva a 13.813 casi, con il Nord-Reno Vestfalia che da solo ne conta oltre 4.900. In pratica, il numero delle infezioni raddoppia complessivamente ogni tre giorni. “Ci vorranno molti mesi, piuttosto che settimane”, prima di tornare alla normalita’, dice il ministro alla Sanita’ tedesco, Jens Spahn.
Ogni giorno si annunciano nuove misure, anche quelle per contrastare l’impatto economico dell’emergenza: il governo ha preparato un pacchetto di salvataggio da 40 miliardi di euro per lavoratori autonomi e mini-imprese colpite dalla pandemia: il piano del governo tedesco, rivelato dallo Spiegel, prevede che 10 miliardi verranno stanziati come sovvenzioni dirette a imprese individuali e a imprese molto piccole, altri 30 miliardi sono messi a disposizione come prestiti. E’, di fatto, una scelta di dimensioni epocali: “Questo programma”, scrive il settimanale amburghese, “significa l’addio definitivo allo ‘zero nero'”, ossia alla regola del pareggio di bilancio, praticamente un totem della politica economica tedesca da anni a questa parte. E ancora: per riportare in patria gli oltre 100 mila turisti tedeschi bloccati all’estero, la Germania ha organizzato la piu’ grande “operazione rientro” della sua storia. Il “ponte aereo”, come l’ha definito il ministro agli Esteri Heiko Maas, viene effettuato con oltre 40 voli da numerosi Paesi, tra cui Egitto, Marocco, Tunisia, Argentina, Repubblica dominicana, Peru’, Costa Rica e Filippine. Solo dall’Egitto nel weekend saranno 20 mila i cittadini tedeschi da rimpatriare, solo ieri sono tornati in Germania 7500 persone. Uno dei voli charter organizzato dal ministero degli Esteri ha raggiunto anche l’Azerbaigian, dove ha recuperato 100 turisti. Costo stimato, circa 50 milioni di euro. I turisti non solo sono bloccati a causa delle sempre piu’ frequenti restrizioni di spostamento decise dai vari Paesi, ma anche perche’ oramai anche la stessa Repubblica federale e’ classificata “area a rischio coronavirus”. Il “ponte aereo” e’ iniziato mercoledi’ con un volo dalla Tunisia con 148 passeggeri. I voli della giornata di oggi sono 14, di cui due dalla capitale delle Filippine, Manila, dove si trovavano in vacanza oltre 1000 turisti tedeschi. Il numero piu’ ingente e’ quello dei 20 mila in Egitto. Anche se si tratta di arrivi da Paesi che hanno tassi di contagio ben piu’ bassi di quelli registrati in Germania, sui voli saranno effettuati controlli circa eventuali sintomi da Covid-19.
In Inghilterra vi sono stati 29 nuovi decessi per il coronavirus, portando il totale delle vittime a 128. Lo ha reso noto il servizio sanitario dell’Inghilterra, spiegando i morti erano di età compresa fra 47 e 96 anni e soffrivano tutti di patologie pregresse.
Il numero dei contagi da nuovo coronavirus in Russia è aumentato di 52 casi in 24 ore. Sono ora in totale 199 i casi di Covid-19 in tutto il paese e una persona è deceduta, una donna di 79 anni con patologie pregresse che era stata ricoverata in ospedale, ha reso noto il Centro per il controllo e la prevenzione dell’epidemia che fa capo al governo. I nuovi contagi si sono verificati in 23 regioni diverse. Le autorità locali in Russia “devono prepararsi per ogni scenario” di diffusione del contagio del nuovo coronavirus, aveva dichiarato questa mattina il presidente Vladimir Putin che nei giorni scorsi aveva assicurato che la situazione nel Paese era “sotto controllo”. E’ stato dichiarato lo stato di elevata allerta per il nuovo coronavirus Sars-Cov2 in 80 regioni della Federazione, incluse Mosca, Pietroburgo e Sebastopoli. Questo significa che le scuole e le università rimangono chiuse e gli eventi pubblici sono sospesi.
E’ salito a 61 il numero dei casi di coronavirus in Marocco. Lo ha reso noto su Facebook il ministero della Sanità di Rabat dando la notizia di sette nuovi contagi. Nel Paese nordafricano finora due persone hanno perso la vita a causa del Covid-19. La maggior parte dei casi, ha spiegato ieri il ministro della Sanità Khalid Ait Taleb, sono ‘importati’ dall’estero. Secondo il ministro, i prossimi giorni saranno cruciali e ha invitato la popolazione a rispettare le misure messe a punto dal governo per frenare la diffusione del virus.
Si sono registrati 27 nuovi casi di positività al coronavirus negli Emirati, dove il numero dei contagi conclamati è salito a 140. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Abu Dhabi, precisando che i guariti sono complessivamente 31. Intanto il governo ha annunciato nuove misure per frenare l’epidemia nel Paese del Golfo, stabilendo da oggi lo stop agli ingressi per tutti gli stranieri. Da mezzogiorno solo agli emiratini sarà permesso rientrare nel Paese.