Coronavirus, Sud in allarme per il nuovo esodo: Sardegna in quarantena, paura in Sicilia e Puglia, più controlli e stop ai treni notturni

Dopo le notizie di due treni affollati, con destinazione Lecce e Palermo, si scatenano le paure di un nuovo esodo verso il Sud: arrivano nuove misure per contrastarlo
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Dopo le notizie di due treni affollati, con destinazione Lecce e Palermo, partiti ieri dalla stazione di Milano, si scatenano le paure di un nuovo esodo da Nord a Sud a causa del coronavirus, appena una settimana dopo simili vicende. Il panico in alcune regioni del Sud costringe il ministro dei Trasporti a correre subito ai ripari, che però precisa: “Possiamo affermare che non c’e’ stato nessun esodo, ne’ ieri, ne’ la scorsa settimana, in quanto il numero di persone che da tutto il nord ha raggiunto tutte le destinazioni del sud con i treni e’ pari a qualche centinaio in totale”. In Puglia sono alcune decine le persone giunte con i treni partiti da Milano e Torino. Ai passeggeri, informati a bordo e nelle stazioni sul protocollo di controllo previsto all’arrivo, e’ stato chiesta l’autocertificazione. A Lecce, fa sapere il sindaco Carlo Salvemini, ne sono arrivati una ventina, tutti sottoposti a “controllo sanitario tramite termoscanner” e “autorizzati a raggiungere la propria residenza domicilio”: studenti fuori sede, Erasmus, italiani all’estero. Poche decine gli arrivi anche a Brindisi, Bari, Foggia e Taranto. Nella stazione di Villa San Giovanni, in Calabria, i viaggiatori sul treno diretto a Palermo hanno consegnato le autocertificazioni alla Polfer, poi sono stati sottoposti ai controlli con il termoscanner agli imbarcaderi di Messina, con obbligo di isolamento per eventuali casi sospetti.

Il ministro De Micheli ha deciso dunque di bloccare i treni notturni a partire da questa sera e di mettere in quarantena tutta la Sardegna con un decreto che sospende i collegamenti e i trasporti ordinari delle persone da e per l’isola. Si vola solo tra Roma Fiumicino e Cagliari, mentre sulle navi potranno viaggiare solo le merci. Il trasporto delle persone su traghetti e aerei puo’ avvenire soltanto su autorizzazione della Regione.

A farsi sentire per primo stamattina è stato il Governatore pugliese Michele Emiliano, che ha posi esteso la quarantena a chiunque torni in regione: “Ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare: in pochi giorni migliaia e migliaia di persone hanno fatto rientro in Puglia aggravando la nostra gia’ drammatica situazione”. Dalla Sicilia, anche l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone lancia l’allarme: “Si blocchino in giornata i treni per il Sud, per chiudere cosi’ potenziali linee di contagio e garantire la tutela della salute della popolazione, nelle regioni dove ancora il virus sembrerebbe darci il tempo di issare un argine”. Dopo avere concordato col ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, i controlli sanitari sui viaggiatori, il governatore Nello Musumeci ha allertato anche le guardie del Corpo forestale in supporto della Polfer. E ora sta valutando lo stop di almeno il 60% dei treni regionali, una nuova stretta sui trasporti che arriva dopo l’ordinanza, firmata ieri sera, con la quale e’ stata disposta la riduzione delle corse dei pullman di autolinee e dei collegamenti marittimi. Provvedimenti adottati nel tentativo di contenere al massimo le probabilita’ di contagio.

Da Milano in treno verso il Sud Italia 438 persone

Dalle stazioni ferroviarie di Milano oggi sono partite 438 persone dirette verso le regioni del sud Italia. I viaggiatori sono stati controllati dalla Polizia Ferroviaria che ha verificato l’identita’ e le motivazioni del viaggio mediante un’autocertificazione. “Tutti i viaggiatori diretti al sud Italia hanno dimostrato di avere una giusta motivazione per il viaggio”, spiegano della polizia di Stato. Analoghi controlli sono stati fatti dalla Polfer nelle stazioni di destinazione. Per tutti i passeggeri diretti in Sicilia, i controlli sono stati effettuati alla stazione ferroviaria di Messina, sia riguardo al possesso dei requisiti per il viaggio, che sotto il profilo sanitario, con verifica della temperatura corporea.

In Sicilia registrati 30 mila in ingresso

“Quello che ci conforta su questi rientri e’ che se trentamila cittadini hanno voluto registrarsi e’ perche’ intendono rispettare le regole. Dopo il 3 aprile vedremo quali sono stati i primi effetti di questo rigore”. Lo dice l’assessore regionale siciliano alla Salute, Ruggero Razza, agli imbarcaderi della Caronte & Tourist, a Messina, dove sono controllate da personale medico, polizia e forestali le persone provenienti dal Nord. “Le misure di pubblica sicurezza competono allo Stato – prosegue Razza – e il dialogo tra la Regione e lo Stato e’ molto intenso anche in queste ore. Facciamo appello ai cittadini: chi deve ritornare in Sicilia lo faccia solo se indispensabile. Se non ci sono ragioni di indispensabilita’, gia’ ora il decreto del Presidente del consiglio dei ministri obbliga alla permanenza presso il proprio domicilio”.

In Calabria 6.302 comunicazioni di rientro dal Nord

“Sono 6.302 le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria“. Lo rende noto la Regione Calabria nel bollettino quotidiano dei dati relativi al Coronavirus.

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