Coronavirus: il Copasir approfondirà la questione dell’app “Immuni”

Il Comitato per la sicurezza della Repubblica intende approfondire la questione dell'App "Immuni", scelta come strumento per contenere il contagio da coronavirus
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Il Comitato per la sicurezza della Repubblica intende approfondire la questione dell‘App “Immuni“, scelta come strumento per contenere il contagio da coronavirus, “sia per gli aspetti di architettura societaria sia per quanto riguarda le forme scelte dal commissario Arcuri per l’affidamento e la conseguente gestione dell’applicazione”.

A renderlo noto è lo stesso presidente del Copasir, Raffaele Volpi, che non esclude l’audizione dello stesso Arcuri davanti al Comitato, trattandosi di sicurezza nazionale. “Mercoledì il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica si riunirà in mattinata per discutere alcune importanti questioni – annuncia Volpi con una nota –. La prima fase dei lavori prevede l’esame della relazione sulla attività dei Servizi nel secondo semestre 2019, che sarà presentata dal senatore Paolo Arrigoni. Si affronteranno quindi alcune tematiche che il Copasir segue ed intende seguire tra le quali un ulteriore aggiornamento sulla diffusione e distorsione di notizie seguito dall’onorevole Enrico Borghi. E’ intenzione del Comitato aggiornare, in quella sede, la serie di audizioni sul sistema bancario-assicurativo che ha già visto la preziosa presenza al Copasir della Consob e dell’Aise. La calendarizzazione in via di definizione prevede le audizioni di Banca d’Italia, Borsa Italiana e Cdp e dei maggiori Istituti interessati”. 

Il Comitato, prosegue Volpi, “intende audire i vertici di Unicredit, Generali, Mediobanca, Ubi banca, Credit Agricole Italia, Intesa San Paolo e MPS. Come già espresso – spiega – le finalità sono quelle di approfondire le dinamiche di controllo e di governance degli istituti e l’autonomia della scelte strategiche che implicano fattori di interesse nazionale. A questi propositi si aggiungono due questioni di grande interesse per il Comitato, ovvero se nel breve-medio periodo si intravedano azioni internazionali per il controllo proprietario di Borsa Italiana e se tra gli istituti di credito auditi ve ne sia alcuni che con la raccolta dei risparmi degli Italiani abbiano direttamente o indirettamente aperto linee di credito ingenti a soggetti fuori dal paese ascrivibili forse addirittura a quell’elenco di attori interessati all’aggressione degli asset nazionali. Accogliendo la proposta di componenti il Comitato definiremo anche l’opportunità di audire i vertici di Db Italia, che ha nel nostro Paese una importante presenza, per approfondire la solidità della capofila tedesca del gruppo, che da molte fonti sembra riscontri criticità in particolare per gli ingentissimi volumi di prodotti finanziari derivati detenuti e per capire se scelte relative a tale peculiarità possano intercettare gli interessi dei risparmiatori italiani o in qualche modo condizionare gli interessi nazionali del Paese”. 

Il ciclo di audizione del comparto finanza, sottolinea ancora Volpi, “terminerà con la presenza al Copasir dell’Aisi. Il Comitato per la sicurezza della Repubblica intende inoltre approfondire la questione dell’app ‘Immuni’, sia per gli aspetti di architettura societaria sia per quanto riguarda le forme scelte dal commissario Arcuri per l’affidamento e la conseguente gestione dell’applicazione – sottolinea – non escludendo l’audizione dello stesso Arcuri ritenendo che si tratti di materia afferente alla sicurezza nazionale. Il Copasir nella concreta condivisione di tutti i suoi componenti, che ringrazio per il continuativo e qualitativo impegno, sugli obbiettivi di sicurezza nazionale sta, in questo drammatico momento per il Paese, operando, anche grazie alla preziosa collaborazione delle Agenzie del comparto Intelligence, per dare il miglior contributo alla sicurezza nazionale e all’interesse nazionale seguendo i principi piu’ volte auspicati anche dal presidente della Repubblica”, conclude.

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