Mentre in tutto il mondo è corsa al vaccino anti-Covid e alcuni gruppi si dicono particolarmente ottimisti, sarà davvero possibile avere un vaccino prima della fine dell’anno? “E’ improbabile“, afferma all’Adnkronos Salute Walter Ricciardi, membro del Comitato esecutivo dell’Organizzazione italiana della sanità (Oms) e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, per l’emergenza Covid-19. “Il fatto è che i tempi non sono riducibili più di tanto per la valutazione di sicurezza e per la produzione del vaccino”, conclude l’esperto.
6 criteri per allentare il ‘lockdown’
L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha individuato sei criteri che i Paesi dovrebbero seguire per uscire dalla fase di contenimento della pandemia di Covid-19 e avviarsi verso la riapertura. Nel dettaglio, si auspica che la trasmissione del contagio “sia controllata“; che le capacità del sistema sanitario siano in grado di “rilevare, testare, isolare e trattare ogni caso e rintracciare ogni contatto“; che i rischi di epidemia siano “ridotti al minimo in contesti speciali quali le strutture sanitarie e le case di cura”; inoltre devono essere messe in atto “misure preventive nei luoghi di lavoro, nelle scuole e in altri luoghi in cui è essenziale che le persone vadano; i rischi di importazione di contagio devono essere gestiti e le comunità devono essere pienamente istruite, impegnate e autorizzate ad adeguarsi alla ‘nuova norma'”. Al momento, spiega l’Oms, quasi nessuna nazione risponde a tutti i criteri ma ogni Paese deve agire sulla propria base di valutazione del rischio.