Non solo polmonite: “Il nuovo coronavirus?ha un impatto pesante anche sul sistema cardiovascolare”, avvertono gli esperti della Società europea di cardiologia (Esc). Da un lato “i pazienti con malattie cardiache e ictus hanno più probabilità di sviluppare forme gravi di Covid-19, così come le persone con altri fattori di rischio inclusi età avanzata, diabete, ipertensione e obesità”.
Dall’altro i contagiati dal virus Sars-CoV-2 “possono sviluppare danni cardiaci che aumentano il pericolo di morte”. Per questo gli specialisti dell’Esc hanno pubblicato online delle ‘Raccomandazioni per la diagnosi e la gestione delle patologie cardiache durante Covid-19’. “Questo documento dettagliato” – che contiene “non linee guida, ma raccomandazioni”, puntualizzano i cardiologi – “fornisce agli operatori sanitari le migliori conoscenze disponibili, basate sull’esperienza clinica, su come diagnosticare e gestire le condizioni cardiovascolari nei pazienti Covid-19, come trattare l’infezione da coronavirus, come e con quali priorità organizzare le cure”. Il testo “sarà aggiornato man mano che verranno raccolte ulteriori evidenze” in materia, aggiunge l’Esc.
Il contributo della società scientifica europea arriva all’indomani di un allarme lanciato dal Centro cardiologico Monzino (Ccm) di Milano: “Dallo scoppio dell’emergenza Covid-19, la mortalità per infarto acuto è quasi triplicata e sono diminuite del 40% le procedure salvavita di cardiologia interventistica perché la gente evita gli ospedali”, hanno rilevato dal Ccm facendo luce su un’ulteriore minaccia dell’emergenza in corso per i cardiopatici. “Se la tendenza dovesse persistere – hanno avvertito dal Monzino – la mortalità per infarto supererà di gran lunga quella direttamente associata alla pandemia”.