Coronavirus, studio Usa: quasi 152mila morti in Europa con la prima ondata

Si prevedono 151.680 decessi in Europa nella 'prima ondata' della pandemia da coronavirus
MeteoWeb

Si prevedono 151.680 decessi in Europa nella ‘prima ondata’ della pandemia da coronavirus. L’Italia ha superato il picco, restano solo la Calabria, dove il picco dei decessi è atteso oggi, e la Puglia, dove è atteso per il 16 aprile. Più in generale, in Europa la punta più alta della pandemia si verifichera’ durante la terza settimana di aprile, con contagi che si estendono a partire dal sud dell’Europa. Lo dice la previsione rilasciata oggi dall’Istituto per le Misurazioni e la Valutazione della Salute (IHME) presso la Facoltà di Medicina dell’Universita’ di Washington.

Come confronto, ci si attende negli Stati Uniti un numero pari a 81.766 decessi, secondo la previsione rilasciata domenica scorsa dalla stessa organizzazione indipendente di ricerca per la salute globale che fornisce misurazioni rigorose e comparabili dei problemi sanitari più importanti nel mondo, e valuta le strategie utilizzate per risolverli. “Settimane preoccupanti attendono molti Stati europei – dice il dottor Christopher Murray, direttore dell’IHME – Sembra probabile inoltre che il numero dei decessi ecceda le proiezioni attuali per gli Stati Uniti”.

Il numero di morti in molti Paesi è aggravato dalla domanda di accoglienza ospedaliera, che va ben oltre la disponibilità. Per esempio, si prevede che il picco di domanda nel Regno Unito raggiunga un totale di 102.794 posti letto a fronte dei 17.765 disponibili, 24.544 posti in terapia intensiva a fronte di 799 disponibili, e 20.862 respiratori (il dato riguardante la disponibilita’ dei respiratori non e’ disponibile). Sempre in Europa, i Paesi che stanno per raggiungere il picco o che vi si stanno avvicinando rapidamente in questa ondata dell’epidemia includono l’Olanda, l’Irlanda, l’Austria e il Lussemburgo.

La Repubblica Ceca e la Romania sono a meta’ strada della traiettoria prevista per questi Paesi. Altre nazioni, inclusi il Regno Unito, la Germania, la Norvegia e la Grecia sono ancora all’inizio del contagio e vedranno il numero dei decessi aumentare rapidamente per raggiungere il picco nella seconda e terza settimana di aprile.

“E evidente senza alcuna ombra di dubbio – sostiene Murray – che le misure di distanza sociale attuate e mantenute correttamente possono controllare l’epidemia e contribuire a ridurre il numero dei decessi. Le nazioni colpite piu’ duramente hanno attuato misure di distanza sociale e potrebbero ora aver superato il peggio, con notevoli progressi nella riduzione dei decessi. La tendenza delle rispettive nazioni cambierà – e drammaticamente in peggio – se si sceglierà di allentare le misure di distanza sociale o altre precauzioni analoghe”.

Murray mette in guardia dall’allentare allentare tali precauzioni; farlo troppo presto durante la prima ondata della pandemia potrebbe causare nuove ondate di infezione, ospedalizzazioni e decessi. Egli definisce il termine di questa “ondata” come un rapporto di 0,3 decessi per ogni milione di persone. Le proiezioni dell’IHME assumono che misure di distanza sociale, se non gia’ attuate, lo saranno entro una settimana.

“Per diminuire il rischio di una seconda ondata in luoghi in cui la prima ondata è controllata da misure importanti di distanza sociale, i governi dovranno prendere in considerazione test di massa, tracciatura dei contatti e quarantena per gli infetti fino a che un vaccino non sia disponibile, con produzione e distribuzione di massa”, dice inoltre Murray.

L’IHME ha iniziato le proprie proiezioni riguardanti l’impatto della pandemia sugli Stati Uniti stato per stato il 26 marzo. L’annuncio di oggi riguarda la prima parte delle previsioni per le nazioni europee e su basa sul modello di picco di decessi e ospedalizzazioni della città di Wuhan, in Cina, dove il virus è stato scoperto per la prima volta, e di sette località europee che hanno gia’ raggiunto il picco, incluse Madrid e Castile-La Mancha in Spagna; e Toscana, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte e Lombardia in Italia. Di queste otto che hanno raggiunto il picco dei decessi giornalieri, solo Wuhan ha portato attualmente i nuovi casi vicini allo zero. L’analisi si basa su una gamma molto estesa di informazioni e fonti di dati, che includono: governi locali, nazionali e Organizzazione mondiale della sanita’; dichiarazioni governative circa l’attuazione di misure di distanza sociale; dati specifici divisi per gruppi di eta’ provenienti da Cina, Italia, Sud Corea e Stati Uniti.

Nel dettaglio per nazioni, le ultime previsioni dell’IHME dicono che in Italia la prima ondata di pandemia ha raggiunto il picco, e il tetto massimo di utilizzo delle risorse in termini di posti letto in terapia intensiva e respiratori si e’ verificato il 28 marzo. In Spagna quasi tutte le regioni hanno raggiunto o superato il picco. L’eccesso di domanda di posti letto in terapia intensiva e’ particolarmente alto in Spagna rispetto a molti altri Paesi europei. La previsione prevede nel paese iberico 19.209 decessi totali dovuti al Covid-19 entro il 4 agosto.

Nel Regno Unito e’ previsto che i decessi raggiungano il picco nella terza settimana di aprile, con un numero di decessi stimato di 2.932 il 17 aprile. Il modello mostra che il Regno Unito non avra’ abbastanza posti letto per ricoveri ordinari e posti letto in terapia intensiva per soddisfare la domanda, con un picco di insufficienza di 23.745 posti letto in terapia intensiva il 17 aprile, e un numero totale di decessi previsti nel paese pari a 66.314 entro il 4 agosto. In Portogallo i decessi hanno raggiunto il picco il 3 aprile, con una stima di 37 morti. Il modello mostra che, se da un lato il Portogallo non ha visto scarsita’ di posti letto, dall’altro non e’ stato sufficiente il numero di posti letto in terapia intensiva, con un deficit di 118 posti letto il 3 aprile. Il modello prevede un numero totale di decessi pari a 471 entro il 4 agosto.

In Franmcia il modello mostra che ha appena superato il picco e avra’ un totale di 15.058 decessi entro il 4 agosto. Ci si attende che il Paese avra’ un numero adeguato di posti letto per soddisfare la domanda, ma un’insufficienza di 4.330 posti letto in terapia intensiva. La previsione proietta che in Francia saranno necessari 6.091 posti letto in terapia intensiva.

In Germana il picco dei decessi e’ previsto per la terza settimana di aprile, con una stima di 377 decessi il 19 aprile. Il modello mostra che la Germania avra’ un numero sufficiente di posti letto e di posti letto in terapia intensiva, con un numero totale necessario di 12.222 il 14 aprile, e una previsione di decessi totali di 8.802 entro il 4 agosto. In Svezoia il picco dei decessi e’ previsto per la terza settimana di aprile, con una stima di 134 morti il 24 aprile. Il modello mostra che la Svezia non avra’ un numero sufficiente di posti letto e posti letto in terapia intensiva per soddisfare la domanda, con un’insufficienza di posti letto in terapia intensiva che raggiungera’ il picco di 1.090 il 25 aprile, e una previsione totale di 4.182 decessi nel paese entro il 4 agosto.

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