“Dobbiamo pensare che l’Italia si è ‘chiusa’ gradualmente, ed è giusto che si riapra gradualmente. Si è chiusa con Vo’ e i comuni del lodigiano; abbiamo i presupposti per consultare la comunità scientifica e cominciare a pensare alla fase 2 per le comunità che possono riuscire ad affrontarla”. Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, intervenendo a “Quarta Repubblica” su Rete4, ha parlato della fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
“Ci sono due correnti di pensiero: chi applica quello che si legge sui libri, arrivare cioè fino al contagio zero, attendendo che il virus sia presente il meno possibile, e chi pensa che una sorta di convivenza, un periodo limbo, ci voglia. Io appartenga a questa. Ovviamente tutto dev’essere fatto in sicurezza”. “Noi, in modo responsabile – ha concluso –, ascoltiamo il mondo sanitario, però pensiamo alla fase 2: abbiamo 600 mila imprese, 150 mld di pil, molte sono tecnicamente fuori dal mercato se non riaprono”.