Scoperti 6 nuovi ceppi di Coronavirus in diverse specie di pipistrelli

"Abbiamo confrontato i coronavirus trovati con quelli noti, scoprendone ben sei completamente sconosciuti"
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Un team dello Smithsonian’s Global Health Program hanno scoperto 6 nuovi ceppi di coronavirus in diverse specie di pipistrelli, appartenenti alla stessa famiglia del SARS-CoV2, ma non strettamente correlati geneticamente all’attuale epidemia: lo studio è stato pubblicato su Plos One.
Il team ha raccolto campioni di saliva e feci di 11 diverse specie di pipistrelli in alcune zone del Myanmar, al confine con India e Bangladesh, ottenendo oltre 750 campioni da maggio 2016 ad agosto 2018: “Abbiamo confrontato i coronavirus trovati con quelli noti, scoprendone ben sei completamente sconosciuti, ai quali sono stati assegnate le denominazioni PREDICT-CoV-47, -82, -90, -92, -93 e -96“, ha precisato Marc Valitutto del Global Health Program.
Questi nuovi ceppi sono stati trovati su tre diverse specie di pipistrelli: lo Scotophilus heathii, il Chaerephon plicatus e l’Hipposideros larvatus. Ulteriori studi ci consentiranno di capire se questi nuovi ceppi hanno o meno il potenziale di trasmissione tra le specie e i presumibili pericoli di questi virus“, ha spiegato Valitutto. “Le pandemie virali ci ricordano quanto la salute dell’essere umano sia strettamente collegata con il benessere ambientale e quello della fauna selvatica. In tutto il mondo le interazioni con gli animali selvatici si verificano con frequenza crescente. Per questo, se comprendessimo meglio la diffusione di questi virus negli e tra gli animali, potremmo ridurre il loro potenziale pandemico“.

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