Si possono mettere le lenti a contatto in epoca di coronavirus? Per gli oculisti la risposta è “no, meglio gli occhiali”. “Non dobbiamo essere talebani ma dobbiamo usare il comune buon senso”, ha sottolineato il presidente della Soi, Società oftalmologica italiana Matteo Piovella, nel corso di un incontro, virtuale, con la stampa per presentare il primo Congresso virtuale della Società, che si terrà dal 29 al 31 maggio.
“Le mani – ha ricordato Piovella – sono un mezzo pratico che rafforza la possibilità di contagio. Se il virus sta sulle mani non penetra attraverso la pelle, ma quando le mani toccano l’occhio il virus si può trasmettere nella congiuntiva. Tutti sanno che una lente a contatto va manipolata con le mani, è inevitabile mettendosi delle lenti a contatto toccare con le mani gli occhi. Quindi non c’è discussione: chi ha la possibilità di avere una correzione perfetta, uguale, con un paio di occhiali trovo che sia sciocco e pericoloso continuare a mettere le lenti a contatto che sono un rischio di contagio e non mettere gli occhiali”.
“Ovvio – ha proseguito Piovella – che le persone che non possono fare questo perché non possono correggere così la vista devono usare il buon senso. Innanzitutto lenti a contatto monouso così almeno non si manipolano in continuazione e si hanno sempre lenti sterili. Second utilizzarle con le attenzioni dovute e consapevoli del rischio: le mani sono veicolo di contagio, laviamole diverse volte”.
“Ricordo – ha avvertito Piovella onde evitare spiacevoli sorprese – che se se qualcuno si mette le lenti a contatto non deve però aver lavato le mani con un gel alcolico perché altrimenti entra nelle lenti e quando si mettono, irritano gli occhi”.