Coronavirus, in Veneto oggi 58 casi e si pensa già al domani: “Valutare con il Governo aperture prima di giugno, obbligo di mascherina e guanti”

Solo 58 i nuovi casi di positività al Coronavirus registrati in Veneto rispetto a ieri e intanto si pensa a ripartire da domani ma ancora di più dal 18
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Solo 58 i nuovi casi di positività al Coronavirus registrati in Veneto rispetto a ieri, per un totale di 18.318 soggetti infetti dall’inizio dell’epidemia, che scende a 7.299 se si considerano gli ‘attualmente positivi‘. Lo riferisce l’ultimo bollettino della Regione, che mostra una curva in rallentamento in molti degli indicatori, come i ricoverati nelle terapie intensive, 103 (-5), e nei normali reparti Covid, 955 (+10). Si contano però anche 14 nuovi decessi, per un dato complessivo di 1.516 vittime (tra ospedali e case di riposo). Oltre al cluster di Vo’, anche Padova segna zero oggi nella casella dei nuovi contagi.

E intanto si pensa al domani: obbligo di mascherina e guanti o liquido igienizzante. Lo prevede l’ordinanza della Regione Veneto illustrata dal presidente Luca Zaia. Deroghe per minori sotto i 6 anni, disabili e durante lo svolgimento dell’attività motoria.

“Dobbiamo abituarci pian piano ad un percorso verso la normalità -ha aggiunto Zaia- e la normalità per un periodo della nostra vita sarà con la mascherina. Ognuno che non porta la mascherina è un irresponsabile”.  Negli impianti sportivi saranno possibili gli allenamenti anche per atleti impegnati in sport di squadra, rispettando naturalmente le norme previste a cominciare da quelle su distanziamento di due metri. Per rispettare le norme sulle distanze, gli autobus potranno raggiungere una capienza di un terzo rispetto a quella massima, i treni della metà.

“La mascherina è un mantra, serve e va messa sempre fuori di casa. Mi spiace usare la parola ‘obbligo’, ma ho il dovere giuridico e morale di dirlo. Se uno non la porta significa che ritiene che sia un ‘complotto’ il coronavirus: allora organizzo le viste nelle terapie intensive, cosi’ vedete che complotto è.. Abbiamo 1.526 morti e ancora 103 malati in terapia intensiva”.

“La nuova ordinanza che presento oggi va nella direzione della tutela della salute dei cittadini ed è dentro i limiti delle norme nazionali. Ho apprezzato che si sia riconosciuto che le ordinanze regionali sono state rispettose dei Dpcm”. Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, nel briefing con la stampa. “Bisogna però che nei prossimi 10 giorni i numeri dei ricoveri e delle terapie intensive non risalgano – ha ammonito Zaia – altrimenti si richiude, si torna alla casella di partenza. E se partisse di nuovo, il contagio sarebbe una tragedia. Non puo’ essere che l’incoscienza di pochi comprometta la libertà di tutti gli altri“.

L’ordinanza della Regione Veneto è “assolutamente in linea con i dettati del Dpcm senza prova muscolare. Il Capo dello Stato valuti” la concessione di un’onorificenza a Vo’, che sta dimostrando “regole di civiltà e ci sta facendo fare una grandissima figura a livello internazionale, con bambini che si mettono in fila per i prelievi del sangue“.

La vera fase che ci giochiamo è da qui al 18, bisognerà trovare con il buon senso, facendo un percorso insieme Regioni e governo, una soluzione per tutto quello che rimane chiuso. E’ impensabile immaginare che qualcuno possa aprire il primo giugno. Immaginate di essere a metà o a fine luglio, con il bel sole che c’è oggi: vi fermate un attimo e dite, avremmo potute votare oggi ma due mesi fa hanno deciso di no. Vi lascio con questa riflessione”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, durante una conferenza stampa.

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