Coronavirus, Andreoni: “Pochi infettivologi negli Ospedali”

La maggior parte delle nostre strutture ospedaliere sono impreparate sul fronte delle malattie infettive
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La maggior parte delle nostre strutture ospedaliere sono impreparate sul fronte delle malattie infettive. “Basti pensare che molti ospedali non hanno un reparto dedicato e in altri il reparto di malattie infettive è stato proprio chiuso. Allo stesso modo negli ospedali c’è una carenza di infettivologi, figure fondamentali per la gestione di un’emergenza di questo tipo” denuncia Massimo Andreoni, direttore Malattie Infettive dell’Università di Tor Vergata.

Andreoni assieme ad alcuni dei maggiori esperti italiani, intervenuti in occasione della presentazione online di “Covid-19 – il Virus della Paura”, un progetto di informazione e formazione ideato da Consulcesi e patrocinato dal Ministero della Salute, ha puntato il dito su uno dei punti deboli nel sistema.

L’emergenza Covid ci ha insegnato che il mondo è interconnesso, ha affermato Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). “A fronte di questo attacco violentissimo, i governi hanno risposto inizialmente con l’isolamento, la difesa dei confini, la presunzione assurda di riuscire a salvarsi escludendo il vicino, anzi andando alla concorrenza per aggiudicarsi presidi e servizi prima degli altri. Vediamo ora come tutto ciò sia catastroficamente sbagliato. L’Unione Europea ha finalmente iniziato a comportarsi come tale – ha aggiunto – e le grandi agenzie internazionali stanno lavorando con gli stati membri perché vaccini, diagnostica e farmaci siano patrimonio di tutti“.

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