Coronavirus e asintomatici, Pierluigi Lopalco: “Dobbiamo avere paura dei fantasmi? Il caso della nave Diamond Princess dimostra che non sono pericolosi”

Pierluigi Lopalco fa chiarezza sugli asintomatici: "Chi sono, quanti sono e che ruolo hanno i portatori nella diffusione del SARS-CoV-2?"
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In piena fase 3 dell’emergenza coronavirus, sono in molti a chiedersi se davvero il virus sia scomparso, se abbia perso forza o altro. E in particolare ci si chiede il vero ruolo degli asintomatici. Possono contagiare? Quanto sono pericolosi?

Pierluigi Lopalco, epidemiologo di fama internazionale, attraverso un post su Facebook spiega chi sono i cosiddetti “fantasmi” e se bisogna davvero averne paura e lo fa citando uno studio pubblicato il 12 Giugno 2020 che analizza quanto accaduto sulla nave Diamond Princess: “Natural History of Asymptomatic SARS-CoV-2 Infection”.

“Tecnicamente si definiscono “portatori” del virus, ma nel gergo ormai consolidato della pandemia di COVID-19 sono conosciuti come “gli asintomatici”.

Portatore è chi si infetta e quindi alberga un microrganismo a sua insaputa. Il portatore, in quanto soggetto infetto, può essere variamente contagioso.

Foto di Tomohiro Ohsumi / Getty Images

Il portatore può esserlo in fase di incubazione di malattia (prima di mostrare sintomi) o durante la convalescenza (dopo che i sintomi si sono risolti). Ma lo stato di portatore può anche essere il risultato di una infezione del tutto inapparente: il portatore, cioè, non ha e non avrà mai i sintomi della malattia.

Chi sono, quanti sono e che ruolo hanno i portatori nella diffusione del SARS-CoV-2?

Qualche indicazione ce la da lo studio della epidemia sulla nave Diamond Princess. Gli autori hanno individuato e descritto un gruppo di 96 passeggeri asintomatici che sono risultati positivi al test e quindi trasferiti in ospedale, insieme a 32 loro compagni di cabina (negativi al test).

Undici di questi 96 (11,5%) hanno dopo poco mostrato ii sintomi di malattia: erano cioè portatori in incubazione. Gli altri sono rimasti asintomatici fino alla negativizzazione del test, che è avvenuta in media dopo 9 giorni.

Dei 32 compagni di cabina, che sono stati quindi sicuramente esposti ad un portatore asintomatico, 8 sono poi risultati anch’essi positivi (25%).

Quali sono le somme che possiamo tirare da questa esperienza?

1. Gli asintomatici svolgono un ruolo importante nel sostenere la presenza del virus in una comunità

2. Sono molti i portatori che non sviluppano alcun sintomo (quasi il 90% in questa casistica) e restano dunque asintomatici

3. La contagiosità di questi casi probabilmente non è altissima, visto che solo il 25% dei compagni di cabina di un soggetto sicuramente positivo ha poi contratto l’infezione

4. Le persone contagiate da asintomatici sono anch’esse restate asintomatiche (pochini in questo studio per trarre conclusioni)

5. Portatori giovani adulti risolvono l’infezione inapparente entro una settimana. I portatori per periodi più lunghi hanno un’età solitamente superiore a 60 anni.

Allora, dobbiamo avere paura dei fantasmi? Non direi, considerando comunque che questi casi asintomatici si riferiscono comunque ad un focolaio epidemico che ha coinvolto centinaia di casi sintomatici. Identifichiamo dunque chi ha i sintomi e facciamo una attenta azione di tracciamento dei contatti: allora i fantasmi saranno costretti a comparire.

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