Coronavirus e il modello Calabria: “Abbiamo puntato sulla prevenzione, ci siamo ispirati al Veneto”

Di fronte al coronavirus "ci siamo preparati subito al peggio perché avevamo una sanità molto molto debole, dunque la necessità di puntare molto sulla prevenzione ed evitare l'ospedalizzazione spinta"
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Di fronte al coronavirusci siamo preparati subito al peggio perché avevamo una sanità molto molto debole, dunque la necessità di puntare molto sulla prevenzione ed evitare l’ospedalizzazione spinta”. Quindi era necessario “chiudere la Calabria ma soprattutto convincere i calabresi a tenere comportamenti molto ligi, cosa che hanno fatto”. Lo ha detto la governatrice della Regione Calabria, Jole Santelli, intervistata da Giovanni Minoli su Radio 1 a “Il mix delle 5”.

“Ho giocato di anticipo dopo aver visto quello che succedeva altrove – ha aggiunto -, ho cercato di imparare le cose buone ed evitare gli errori. Il mio modello in questa situazione è stato il Veneto di Zaia, l’individuazione delle “zone rosse” e la loro chiusura immediata”. Ho “chiuso – ha concluso – 16 comuni dove c’erano i focolai per evitare che si propagassero. Ho copiato il modello giusto”. 

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