“Da domani si torna con la mobilità tra le regioni, oggi sembra una conquista, ce l’abbiamo fatta col sacrificio di tutti e torniamo a questa nuova normalità. Ma non dobbiamo dimenticare i 33mila italiani che non ci sono più e gli operatori sanitari che hanno lavorato in modo incredibile”. Lo ha detto il ministro per gli affari istituzionali Francesco Boccia a La vita in diretta.
“La app sarà la regina del tracciamento effettivo fra di noi, è cominciata la sperimentazione, tutti la possiamo scaricare e sarà utilizzabile fra alcuni giorni”. Ha proseguito Francesco Boccia.
Il governatore sardo Solinas, dice poi Boccia rispondendo a una domanda su questo, “non ha più posto condizioni pregiudiziali, sta lavorando su meccanismo che sta rafforzando” i presidi. “Io credo che ognuno, ogni cittadino che si sposta da una Regione all’altra – conclude – si augura che il sistema di controllo e monitoraggio funzioni” “Dopo questi primi tre mesi – dice ancora Boccia – possiamo dire di aver vinto noi, ma abbiamo pagato in termine di perdite di vita umane enorme e un costo economico immenso”.
“Il virus è ancora intorno a noi, ma lo abbiamo messo all’angolo. I costi sono stati appunto altissimi, penso alla vittime. Ma anche un costo economico. Quando siamo prudenti pensiamo agli impegni che abbiamo davanti. Abbiamo fatto una manovra che ne vale 3. E’ bello vedere città che si ripopolano, ma dobbiamo sempre essere attenti”, ha aggiunto il ministro che ha ribadito che da domani sarà possibile la mobilità tra Regioni. “E’ stato possibile con il sacrificio di tutti”, ha dichiarato Boccia.
“Faccio un appello a tutti, seguiamo le indicazioni della comunità scientifica ed evitiamo noi semplici cittadini di tirare fuori teorie che non hanno adeguate fondamenta. Mi auguro che non ci siano dibattiti scientifici provvisori. Lasciamo all’Istituto superiore di sanità di dirci come stanno le cose”. Lo ha detto il ministro per gli affari istituzionali Francesco Boccia a La vita in diretta a chi gli chiedeva di esprimere un parere su alcuni primari ed esperti che sostengono che il virus non c’è più.