Coronavirus, l’Oms ritratta sugli asintomatici: “Possono trasmettere il virus”

"Dall'inizio di febbraio, abbiamo detto che le persone asintomatiche possono trasmettere Covid-19, ma abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per stabilire l'entità della trasmissione asintomatica"
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“Dall’inizio di febbraio, abbiamo detto che le persone asintomatiche possono trasmettere Covid-19, ma abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per stabilire l’entità della trasmissione asintomatica. La ricerca è in corso”. Con queste parole il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, è tornato in conferenza stampa a Ginevra sulla questione della contagiosità degli asintomatici.

Nel briefing stampa di lunedì, la mia collega e amica Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità per il coronavirus, ha risposto a una domanda di un giornalista sulla misura in cui Covid-19 viene diffuso da persone che non mostrano sintomi. E ha anche tenuto una sessione di Facebook Live per spiegare ciò che sappiamo e che non sappiamo sulla trasmissione asintomatica e per rispondere alle domande dei giornalisti e del pubblico”, ha detto il Dg. “Il dibattito è importante e ben accetto per far progredire la scienza“, ha concluso.

Per definizione, un nuovo virus vuol dire che impariamo strada facendo. Abbiamo imparato molto, ma c’e’ ancora molto che non sappiamo”.

“Puntiamo sempre ad essere chiari sull’evoluzione della scienza e ci impegniamo a rendere conto di tutto ciò che facciamo e diciamo”. Prosegue Tedros Adhanom Ghebreyesus, tornando in conferenza stampa a Ginevra sulla questione della contagiosità degli asintomatici. “Continueremo a parlare con i nostri Stati membri, i media e il pubblico in generale di ciò che sappiamo e di dove vi sono lacune nelle evidenze scientifiche. Spiegheremo cosa sappiamo, cosa non sappiamo e cosa stiamo facendo per saperne di più”, ha assicurato. “Continuiamo a lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per far progredire la scienza e imparare di più su come si diffonde la malattia, sulle migliori pratiche di tracciamento dei contatti, nonché sullo sviluppo di nuovi trattamenti e vaccini”, e “accogliamo con favore un dibattito costruttivo: è così che la scienza avanza. I consigli dell’Oms continueranno a evolversi man mano che nuove informazioni saranno disponibili. Questo è un nuovo virus e stiamo imparando. Comunicare la scienza complessa in tempo reale su un nuovo virus non è sempre facile, ma crediamo che faccia parte del nostro dovere verso il mondo. E possiamo sempre fare di meglio“, ha detto il direttore generale.

 

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