“Non si può negare che questa pandemia sia esistita, io ho vissuto 3 mesi difficili, chiuso in ospedale vedendo gente soffrire e morire e sono terrorizzato dal fatto che questa esperienza si possa ripetere. Penso anche che questo Paese abbia bisogno di ripartire con poche e chiare regole cercando di evitare la diffusione del virus che sta ancora circolando“: lo ha affermato, in merito al convegno di ieri al Senato, Giuseppe De Donno, Direttore della Pneumologia e dell’Unità di Terapia intensiva respiratoria all’ospedale Carlo Poma di Mantova e pioniere della terapia con il plasma, intervistato su RTL 102.5 all’interno di NON STOP NEWS.
In riferimento al plasma, De Donno spiega: “I passi avanti con la terapia con il plasma sono stati tantissimi, i risultati della nostra ricerca mettono in evidenza come il plasma del paziente convalescente può dare una riduzione della mortalità di circa il 10% in valore assoluto e riduzione del tempo di degenza media di ventilazione meccanica e miglioramento di tutti i parametri infiammatori“.
“Io cominciato ad occuparmi di questa cosa quando eravamo in guerra: non bisogna dimenticarsi il punto di partenza, oggi la situazione è molto diversa rispetto a quella di marzo-aprile quando la mortalità negli ospedali era del 20%-30% e io mi rendevo conto che il plasma di pazienti convalescenti dava qualche chance in più rispetto altri farmaci e che la terapia era efficace e maneggevole“.