Coronavirus: il ministro Speranza vieta l’ingresso da 13 Paesi a rischio

"Divieto di ingresso per chi arriva da Paesi a rischio". Lo dispone un'ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sentiti i ministri degli Affari Esteri, dell'Interno e dei Trasporti
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“Divieto di ingresso per chi arriva da Paesi a rischio”. Lo dispone un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sentiti i ministri degli Affari Esteri, dell’Interno e dei Trasporti. Divieto di ingresso e transito in Italia per chi nei quattordici giorni antecedenti ha soggiornato o e’ transitato in 13 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Peru’, Repubblica Dominicana.

“Nel mondo la pandemia è nella sua fase piu’ acuta. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi”, dice Speranza.

Al fine di garantire un adeguato livello di protezione sanitaria sono sospesi anche i voli diretti e indiretti da e per i Paesi indicati nell’ordinanza. La scelta, sottolinea Speranza, e’ stata quella della “massima prudenza”. 

Gli esperti a favore dell’ordinanza 

L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che prevede il divieto di ingresso in Italia per chi arriva da Paesi a rischio Covid, “è una misura necessaria e importante: perché abbiamo visto che i focolai che si stanno registrando nel nostro Paese spesso sono legati a casi di importazione”. A dirlo all’Adnkronos Salute è il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che aggiunge: “Ora sarebbe bene fare un altro step: realizzare un coordinamento europeo, perché solo misure omogenee possono evitare il rischio di triangolazioni”. Quanto ai dati di oggi, “si naviga sempre nella stessa direzione, e l’auspicio è che il trend resti lo stesso. In questa fase è fondamentale la capacità di rilevare e contenere i cluster”, conclude Pregliasco.

Anche l’infettivologo Bassetti è favorevole: “Condivido al 100% l’ordinanza” sul divieto d’ingresso per chi arriva da Paesi a rischio: “Bravo Speranza. E questo vista la situazione Italia dove si registrano sempre meno ricoveri Covid-19 e chiudiamo i reparti di terapia intensiva dedicati. Abbiamo dei focolai, che però controlliamo molto bene. E’ chiaro quindi che non possiamo permetterci di importare varianti di virus diversi con cariche diverse e magari più aggressive”. A parlare all’Adnkronos Salute è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita), che commenta l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. “Non è una questione di rivalsa o di vendetta verso altri Paesi – aggiunge Bassetti – ma semplice tutela della salute pubblica. Mi pare un atteggiamento molto corretto dai chi, in qualche modo, ha imparato ‘la lezione’ rispetto ad un periodo in cui queste misure non sono state prese. Ben ben vengano, quindi, se si prendono adesso, ma devono valere anche per le triangolazioni dei voli da altri Paesi verso l’Italia. Immagino occorra anche una collaborazione da parte della altre autorità Ue ed extra Schengen. E poi – conclude – magari andrebbero previste delle sanzioni se si aggirano questi divieti”.

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