“L’apertura in sicurezza della scuola” è “la partita più importante, fondamentale per i nostri ragazzi, per il nostro futuro”, ha sottolineato il ministro della salute Roberto Speranza. Il ministro ha ricordato l’accordo del 26 giugno in Conferenza unificata con regioni province e comuni: “Abbiamo compiuto un importante passo in avanti condividendo le linee guida e gli obiettivi da perseguire”.
Quello della riapertura delle scuole, che “riguarderà circa 10 milioni di italiani, “è un appuntamento che va gestito con la massima cautela e prudenza anche alla luce delle difficoltà in cui si sono imbattute le nazioni che prima di noi, hanno deciso di riaprire le scuole”. E – ha avvertito Speranza – “tutte le simulazioni fatte a fine aprile per decidere le modalità attraverso le quali procedere ad un graduale superamento del lockdown indicano nella scuola una delle attività a maggior rischio proprio per l’elevato numero delle persone coinvolte”. “Per questo – ha proseguito – dobbiamo concentrare ogni attenzione sulle riaperture di settembre e dobbiamo tenere un livello alto di monitoraggio su quanto avverrà nei mesi successivi nelle scuole“.
Innanzitutto – ha ricordato il ministro – “stiamo lavorando alla definizione di una strategia organica di prevenzione. Il personale scolastico sarà sottoposto ad indagine sierologica. Il commissario Arcuri ha già bandito la gara per i kit. Poi è allo studio un modello di test molecolari a campione per monitorare la popolazione scolastica durante il corso dell’anno”.
“La chiave del nostro lavoro – ha aggiunto Speranza – è ristabilire un contatto più stretto tra scuola e dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territoriale. Negli anni dei tagli, con una decisione a mio avviso sbagliata, è stata archiviata la medicina scolastica che era stata normata nel 1961″.
“Invece – ha assicurato il ministro della Salute – presidi, i professori, il personale scolastico non possono essere lasciati soli nella gestione di questo difficile passaggio. Per questo è essenziale ricostruire un rapporto strutturato e non saltuario tra scuola e sanità, rapporto che purtroppo manca da troppo tempo nel nostro paese”. Il comitato tecnico scientifico inoltre “farà a settembre un’ulteriore verifica sulle modalità di ripresa in piena sicurezza delle lezioni anche relativamente all’utilizzo delle mascherine e al distanziamento, ovviamente sulla base dell’andamento del contagio”.
“Una cosa – ha concluso Speranza – a me sembra certa ed indiscutibile: le scuole frequentate dai nostri figli e nipoti riapriranno. Sono un valore fondamentale del Paese a cui dedicheremo ulteriori ingenti investimenti economici e finanziari. A scuola dovranno esserci misure di precauzione all’altezza della situazione. A scuola si deve poter andare in piena sicurezza”. Ed è “con questo spirito che intendiamo affrontare le prossime settimane e la ripresa successiva al mese di agosto. Io credo che dobbiamo farlo, non smarrendo il filo di uno sforzo unitario. So che non è semplice, ma dobbiamo provarci”.