Tutti i deputati e i senatori americani dovrebbero fare il test per il coronavirus. E’ quanto chiede un editoriale del New York Times, dopo che la scoperta della positività di un deputato refrattario alla mascherina ha sollevato le ire di molto dipendenti del Congresso esposti al contagio. “Dai lavoratori delle pulizie agli assistenti parlamentari, molti dipendenti raccontano in maniera anonima come i diversi tipi di precauzione – ogni ufficio dei parlamentari ha le sue regole- e il comportamento arrogante di alcuni mettano in pericolo le migliaia di persone che fanno funzionare il Congresso“, scrive il giornale, riferendosi al caso del deputato repubblicano del Texas, Louie Gohmert.
Secondo il giornale, molti parlamentari rispettano le precauzioni anti Covid ma altri le ignorano “per motivi politici” o perché “sembrano pensare che il virus non li possa toccare”. Così facendo, argomenta il quotidiano, mettono in pericolo anche gli altri, come il deputato democratico dell’Arizona, Raul Grijalva, risultato positivo dopo aver presieduto un’audizione a cui Gohmert ha partecipato senza mascherina. Sia la speaker della Camera Nancy Pelosi che il leader della maggioranza al Senato, il repubblicano Mitch McConnell hanno respinto l’offerta della Casa Bianca di test rapidi per non apparire dei privilegiati, ma il New York Times ritiene che il Congresso “non sia un luogo di lavoro come gli altri”.
“I membri del Congresso sono figure influenti, e in questi tempi di crisi devono dare l’esempio. Facendo passi per proteggere sé stessi, i loro collaboratori ed elettori, i parlamentari possono mandare ad un pubblico confuso un segnale della gravità della situazione “, sostiene il giornale.