“A grande richiesta, provo a fare velocemente chiarezza sul tema dei “contagiati asintomatici” e del loro rischio di trasmettere l’infezione. – scrive il virologo Giudo Silvestri docente negli USA alla Emory University di Atlanta, nella sua consueta Pillola di Ottimismo – Ci sono TRE tipi di persone che hanno il tampone positivo per SARS-CoV-2 senza avere sintomi clinici di COVID-19:
1. Soggetti PRE-SINTOMATICI, cioe’ testati subito prima di avere sintomi clinici di malattia. Questi soggetti hanno spesso cariche virali molto alte perche’ non si e’ ancora sviluppata la risposta immunitaria contro il virus e pertanto tendono ad essere molto contagiosi.
2. Soggetti che hanno un decorso interamente ASINTOMATICO dell’infezione. Queste persone hanno una carica virale che cala nel tempo, e passano dall’essere molto contagiosi, all’inizio dell’infezione, al non esserlo nella fase finale della positivita’, che e’ associata a basse cariche virali e isolamento negativo.
3. Soggetti POST-SINTOMATICI, cioe’ testati dopo la scomparsa dei sintomi clinici. Questa positivita’ puo’ rimanere per diverse settimane dopo la guarigione clinica e nella fase finale si associa a basse cariche virali e isolamento negativo (quindi a quel punto non piu’ contagiosi).”
“Una postilla, per onesta’ intellettuale e rispetto verso i lettori. – prosegue Silvestri – I colleghi che sottolineano con vigore gli errori comunicativi di Zangrillo — magari senza nominarlo, ma citando sue frasi sbagliate (“virus clinicamente morto”, “contagiati non sono malati” etc) — sarebbero più credibili se, per “par condicio virologica”, criticassero con uguale vigore le fesserie di segno opposto.
Tipo quella secondo cui le persone con anticorpi contro SARS-CoV-2 sarebbero, solo per questo, a rischio di trasmettere l’infezione. Il tutto parlando con la mascherina sul mento, che è un modo potenziale per farla passare da strumento di prevenzione a veicolo di contagio.
Errori li facciamo tutti, io per primo, specialmente in tempi così incerti, ma non va bene scandalizzarsi per una categoria di sciocchezze e ignorare quelle che vengono da un altra parte.
Anche perché – conclude l’esperto – comportamenti personali irresponsabili possono essere fomentati sia da una narrativa “negazionistoide” che, per fenomeni di reazione, da una narrativa “catastrofistoide”.
Grazie sempre per seguire questa pagina e Buon Ferragosto a tutti!!”