La seconda ondata della pandemia da Coronavirus fa sempre meno paura, grazie ai dati che abbiamo già visto nelle scorse ore e che sono stati confermati anche dal bollettino ufficiale di oggi. Il dato più importante, che di giorno in giorno resta confermato nonostante il significativo aumento del numero assoluto dei casi positivi, è la percentuale degli ospedalizzati che è eccezionalmente bassa: soltanto poco più del 6% di tutti i positivi finisce in ospedale, e appena lo 0,5% si aggrava al punto da necessitare il ricovero nei reparti di rianimazione. Poco meno del 94% degli attualmente positivi è in isolamento domiciliare, quindi si tratta di asintomatici o soggetti che hanno sintomi talmente tanto lievi (simil-influenzali) da non necessitare il ricovero in ospedale. Nel dettaglio:
Il pazienti attualmente positivi al Covid-19 in Italia sono 82.764, ma aumenta sensibilmente il numero degli asintomatici in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi, infatti, sono così suddivisi:
- 4.821 (+302) ricoverati in ospedale (5,8%)
- 452 (+32) ricoverati in terapia intensiva (0,5%)
- 77.491 (+3.355) in isolamento domiciliare (93,6%)
Il dettaglio più importante è che queste percentuali sono rimaste invariate dall’inizio della seconda ondata (metà Agosto) ad oggi, quindi non bisogna aspettarsi un aumento percentuale degli ospedalizzati nelle prossime settimane. Oltre il 90% dei soggetti positivi individuati con i vari tipi di test, sono asintomatici e restano tali per tutto il decorso della malattia, senza ripercussioni sul sistema sanitario nazionale.
Andando a guardare i dati degli ospedalizzati Regione per Regione, vediamo che in Liguria c’è il numero più alto di pazienti ospedalizzati rispetto ai positivi (oltre il 10%), seguita dal Lazio e dall’Abruzzo appena sotto il 10%. Poi c’è la Sicilia al 9,5%, il Piemonte all’8,8% e la Puglia all’8,3% e via via tutti gli altri. La Regione con il più basso numero di ospedalizzati rispetto ai positivi è il Friuli Venezia Giulia, dove meno del 2% dei positivi richiede ricovero ospedaliero. Molto bene anche Lombardia e Toscana, dove appena il 3,8% dei positivi è in ospedale. E’ evidente come le Regioni che fanno più tamponi hanno anche la più bassa percentuale di ospedalizzati, perchè vedono aumentare enormemente il numero degli asintomatici noti e quindi la percentuale dei pazienti che non necessitano di ospedalizzazione.
Il rapporto tra i nuovi casi e i tamponi anche qui è più alto laddove si fanno meno test, e si abbassa via via che aumentano i test. Così, in Valle d’Aosta abbiamo il 14,6% di positivi sui tamponi, in Liguria l’11,8%, in Campania l’8,9% mentre la media nazionale è del 5,4% e tra le Regioni più virtuose c’è il Lazio, dove appena il 2,8% dei tamponi è positivo, oltre allo stesso Friuli Venezia Giulia (3,5%):
Ringraziamo Luca Fusaro per le elaborazioni grafiche dei dati