Coronavirus, nuovo CLAMOROSO Dpcm: tutti i locali chiusi alle 18 e di domenica!

Mentre il Governo si sta confrontando con gli enti locali, filtrano le prime indicazioni su quelle che potrebbero essere le misure del nuovo Dpcm
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In queste ore, il Governo sta valutando nuove misure da attuare per contrastare la diffusione del coronavirus in Italia. Mentre il Governo si sta confrontando con gli enti locali, una bozza del Dpcm prevede che a decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive “limitatamente ai propri clienti“. Le “disposizioni del decretosi applicano dalla data del 25 ottobre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre”.

Click qui per scaricare la bozza del nuovo Dpcm del 24 Ottobre

Il testo non è definitivo, potrebbero ancora esserci modifiche sostanziali. Resta il fatto che, se fosse confermata, questa misura taglierebbe comunque una parte importante dell’attività dei servizi di ristorazione, quella dalle 18 in poi, con la maggior parte dei ristoranti che per esempio aprirebbe proprio in quella fascia oraria. Il consumo al tavolo, inoltre, è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Non più un divieto, come fu per il lockdown in primavera, ma “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.  Sospese le attivita’ di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casino’. Inoltre sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. “Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche e’ consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento“.

Con riguardo alle abitazioni private, e’ fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita’ e urgenza. Sono vietate le sagre, le fiere e gli altri analoghi eventi. E’ fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. E’ fatto obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento degli atleti agonisti, riguardanti gli sport individuali e di squadra -riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali“. Sono sospese le attivita’ di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonche’ centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Ferma restando la sospensione delle attivita’ di piscine e palestre, si legge nella bozza, l’attivita’ sportiva di base e l’attivita’ motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformita’ con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana.

Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, puo’ essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilita’ di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. “Fermo restando che l’attivita’ didattica e educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al ministero dell’istruzione da parte delle autorita’ regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attivita’ didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari al 75% delle attivita’, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9. Allo scopo di garantire la proporzionalità e l’adeguatezza delle misure adottate – si legge ancora – è promosso lo svolgimento periodico delle riunioni di coordinamento regionale e locale previste nel Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021 (cd. “Piano scuola”). Sono consentiti i corsi di formazione specifica in medicina generale nonchè le attivita’ didattico-formative degli Istituti di formazione dei Ministeri dell’interno, della difesa, dell’economia e delle finanze e della giustizia. I corsi per i medici in formazione specialistica e le attivita’ dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica possono in ogni caso proseguire anche in modalita’ non in presenza. Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attivita’ inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.

Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento; è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento di cui all’art. 1, comma 8, primo periodo, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; è consentito l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia”.

E’ consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti“.

L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalita’ e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, e’ limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che e’ tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.

“Le pubbliche amministrazione dispongono una differenziazione dell’orario di ingresso del personale, fatto salvo il personale sanitario e socio sanitario, nonché quello impegnato in attività connessa all’emergenza o in servizi pubblici essenziali. È raccomandata la differenziazione dell’orario di ingresso del personale anche da parte dei datori di lavoro privati.

Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura” e’ assicurato “a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonche’ dei flussi di visitatori (piu’ o meno di 100.000 l’anno), garantiscano modalita’ di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro“.

Sono sospese, si legge, le procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica”. Dalla sospensione sono esclusi quelli per il personale sanitario e per quello della protezione civile. Salve, inoltre, “le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico“.

Il Dpcm in atto risale a pochi giorni fa, ma ora il Governo si appresta a varare nuove misure. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, al mese di marzo in particolare, in cui i decreti del Presidente del Consiglio si ripetevano a distanza di pochi giorni l’uno dell’altro. Allora si poteva giustificare (fino ad un certo punto) questo modo di agire con l’impreparazione davanti ad un’epidemia che stava mettendo il ginocchio il Paese. Ma adesso? In nessun altro Paese succedono queste cose, con nuove misure varate a distanza di pochi giorni. Credevamo che la terribile esperienza della scorsa primavera avesse insegnato al Governo a gestire un po’ meglio l’emergenza, anche dal punto di vista delle misure da adottare, invece siamo di nuovo punto a capo. Ad attendere da un giorno all’altro un nuovo Dpcm, nuove regole, nuove restrizioni, come se rincorressimo l’epidemia, invece che tentare di prevederla.

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