C’è “poco tempo per invertire la tendenza, tra 15 giorni sarà tardi”. Quindici giorni per invertire la tendenza di aumento dei contagi e dei ricoveri, per scongiurare che gli ospedali milanesi vadano al collasso travolti da una nuova ondata di casi di coronavirus. E’ la stima del professor Massimo Galli, virologo dell’ospedale Sacco di Milano, che in un’intervista telefonica a Fanpage.it avverte: “Bisogna fare grande attenzione alla situazione dell’area metropolitana di Milano. Abbiamo pochissimo tempo”. Il medico rilancia quindi le ipotesi di una ripresa della smart working e della didattica a distanza.
“Sui trasporti non c’è una soluzione per aumentare la capienza. – spiega Galli – Va valutata la ripresa dello smart working diffuso e l’ipotesi di riprendere la didattica a distanza almeno per le classi delle scuole superiori, alternando lezioni in presenza e da casa”. Il virologo dell’ospedale Sacco di Milano aggiunge “E’ un dato di fatto che le zone della Lombardia più colpite in primavera lo sono meno ora in termini di crescita delle infezioni. Pur non essendoci da nessuna parte una immunità di gregge, è chiaro che abbiamo più persone immuni nella Bergamasca, nel Lodigiano o a Brescia”, mentre definisce la situazione dell’area metropolitana di Milano “preoccupante“: “Nei mesi scorsi molti milanesi hanno viaggiato, alcuni si sono infettati e il virus ora sta circolando nel capoluogo. Ripeto: bisogna stare molto attenti e agire in fretta”.