Coronavirus, il virologo Pregliasco: “Lockdown a Milano e Napoli? Aspettare 15 giorni”

"Il Dpcm ha fatto il possibile in questo contesto, bilanciando il più possibile le esigenze della salute e quelle dell'economia. Aspettiamo 15-20 giorni per valutare gli effetti"
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Lockdown inevitabili a Milano, Napoli e forse anche Roma? Se “è vero che esiste un tema ‘grandi città e Covid’, è anche vero che il Dpcm ha fatto il possibile in questo contesto, bilanciando il più possibile le esigenze della salute e quelle dell’economia. Aspettiamo 15-20 giorni per valutare gli effetti“. E’ cauto il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, dopo le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, che da giorni ripete come il lockdown sia necessario a Milano e Napoli, dove il virus circola tantissimo.

“Uno studio recente su Lancet ci dice che i primi effetti delle misure non farmacologiche si apprezzano già 8 giorni dopo l’introduzione – afferma Pregliasco all’Adnkronos Salute – dunque aspettiamone almeno 15 per valutare gli effetti del Dpcm. Certo, un lockdown a Milano e Napoli era possibile, ma si è deciso di intervenire bilanciando salute ed economia”.

Con l’ultimo Dpcm “credo che si avrà una mitigazione dei contagi, lo spero, fra 15 giorni. Diciamo che fra 4-5 giorni si vedrà qualcosa e fra 8 giorni si dovrebbe vedere un calo del 60% di contagi”, spiega Pregliasco a “Un giorno da Pecora” su RadioUno, parlando del Dpcm. Nel frattempo i casi saliranno: “nelle peggiori delle situazioni avremo nel frattempo 30-40 mila casi”. “Prima ero teso ma ora che si stanno organizzando le cose, sono meno teso. Ci si sta muovendo”.

Commentando le dichiarazioni delle opposizioni e di Italia Viva di Renzi, secondo i quali non ci sono evidenze scientifiche che imputino i contagi a ristoranti, bar cinema e teatri, Pregliasco dice che “non c’è un manuale preciso che dia causa ed effetto” e cita uno studio uno studio dà indicazioni su eventi pubblici che riducono il contagio, ma ribadisce che lo spirito del Dpcm è “riduciamo tutto ciò che è superfluo”. Secondo il direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano, comunque “non bisogna dare un segnale di allarmismo con ricorso in massa al pronto soccorso”.

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