Coronavirus, il ministro Speranza: “Stop a tutte le feste, siamo costretti a stringere le maglie. Il 75% dei contagi nelle relazioni familiari”

Stop alle feste private e più controlli. Ci sono delle "cose essenziali ed altre no. Agiremo sugli assembramenti e sugli orari dei locali"
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“Siamo costretti a stringere le maglie dopo settimane di misure che allargavano”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ su Rai3. “Un cambio di marcia con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure, e giocare d’anticipo. I contagi in Italia sono aumentati ma sono inferiori ad altri Paesi. In un giorno la Francia ha avuto +27mila contagi“.

Stop alle feste private e più controlli. Ci sono delle “cose essenziali ed altre no. Agiremo sugli assembramenti e sugli orari dei locali”. Riferendosi ad alcune misure che domani saranno oggetto di confronto con le regioni per poi essere recepite nel nuovo Dpcm, Speranza ha annunciato anche interventi sugli sport dove non è possibile usare mascherine o mantenere le distanze.

“Non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio”, chiarisce il Ministro.

Il 75% dei contagi avviene nelle relazioni familiari. “Si abbassa la guardia e ci si toglie la mascherina”. Da qui la stretta sulle feste private, non solo tra giovani, e sugli assembramenti.

Le nuove norme anti-Covid in arrivo sono “nazionali“, spiega il Ministro. Le Regioni avranno la possibilità di agire su norme più restrittive. “Speriamo di firmare il Dpcm già domani sera”.

“Dalle Regioni è stato acquistato il 70% in più dei vaccini antinfluenzali e il mio invito è di fare il vaccino. La campagna antinfluenzale – ha tenuto a sottolineare il ministro – sta partendo in anticipo in tutte le regioni”. 

“In queste ultime ore abbiamo iniziato ad utilizzare anche i test antigenici che sono test più rapidi e che ci aiuteranno: 5mln sono in arrivo, verranno usati nelle scuole, stiamo lavorando per provare ad aprire anche l’opportunità di un utilizzo negli studi dei medici di medicina generale e questo potrebbe essere chiaramente un grande passo in avanti. In queste ore è stato fatto un lavoro straordinario. Si raddoppieranno i drive-in nel Lazio a partire da domani, c’è un lavoro importante di rafforzamento della nostra rete territoriale”. Sul piano dei reagenti “il problema è stato risolto dal commissario Arcuri già da diversi mesi. E’ chiaro che dobbiamo continuare a lavorare su questo terreno, a marzo e ad aprile si facevano circa 30mila tamponi ora siamo a 130mila al giorno”.

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