Coronavirus, verso la riapertura degli impianti sciistici. Zaia rivela: “approvate le linee guida”

Gli impianti sciistici apriranno? Approvate le linee guida per le aperture nella conferenza delle Regioni
MeteoWeb

Con l’arrivo della stagione fredda uno dei principali argomenti di questi giorni legati all’emergenza coronavirus riguarda gli impianti sciistici. Al momento è impossibile andare a sciare a causa della chiusura di tutti gli impianti, ma si sta lavorando in modo tale da consentire la riapertura e permettere agli appassionati di concendersi una fuga sportiva e adrenalinica.

Abbiamo approvato le linee guida per le aperture delle piste da sci, troviamo assurdo non preparare a magazzino le linee guida perché se mai volessero aprire dopo il 3 dicembre, almeno abbiamo linee guida che siano siano rispettose della sanitaà e dell’economia montana che senza la stagione invernale è messa a dura prova“, ha dichiarato oggi Zaia, presidente del Veneto, al termine della Conferenza delle Regioni. “Lo sci si pratica sulla cresta delle montagne ed è per questo che vorremo un coordinamento europeo perché pensare di vedere che da altre parti si scia mentre noi siamo chiusi è difficilmente giustificabile visto che siamo nello stesso bacino epidemiologico. Serve un’analisi seria anche per l’economia che ricade sulla sicurezza dei cittadini ed è per questo che serve condivisione transfrontaliera se no le misure rischiano di essere un suicidio per la nostra economia che permette di mantenere la vita in montagna“, ha aggiunto. “Natale sugli sci è un’era glaicale diversa da questa. Io tifo perché si possa lavorare, ma mi metto nei panni dei medici: questo dibattito sulla ripresa è lunare. Io mi augurerei la riapertura per domani mattina ma vorrebbe dire che il virus è scomparso o la curva si è appiattita. La mia impressione è che la stagione è già ridotta: senza le feste natalizie in montagna rimangono solo le ossa e non la polpa, se la stagione rimane di un mese e mezzo. Ora, vorremo confrontarci su tutto questo con il Cts, fatta salva la salute“, ha concluso.

Intanto anche la Valle d’Aosta chiede la riapertura degli impianti: “Oggi all’interno della Conferenza delle Regioni è stata ribadita, e non soltanto dalle Regioni di montagna, l’importanza del settore degli impianti a fune e di tutto mondo economico della neve. Dobbiamo arrivare ad una sintesi con il Governo per garantire la sicurezza di sciatori e operatori e per determinare quali possano essere le migliori modalità e tempistiche per l’avvio della stagione, partendo dal presupposto che per regioni come la Valle d’Aosta l’inverno è uno dei momenti di maggiore attività, per tutto il nostro sistema economico. Accanto alle regole approvate oggi dalla Conferenza della Regioni per l’apertura degli impianti di risalita, si dovrà predisporre un piano per un’apertura in sicurezza della stagione invernale. Questo il monito che arriva dalla Valle d’Aosta, oggi al tavolo della Conferenza delle Regioni con il Presidente della Regione Erik Lavevaz e il vice Presidente Luigi Bertschy per l’approvazione del Protocollo sci, che delinea le linee guida da adottare per poter riaprire funivie e seggiovie. Un protocollo che ora verrà portato all’attenzione del Comitato tecnico scientifico”, hanno dichiarato il Presidente della Regione Valle d’Aosta Erik Lavevaz e il vicepresidente Luigi Bertschy.

Alla luce delle notizie riguardanti le misure che il governo intende adottare nel prossimo Dpcm, secondo le quali si esclude la possibilità di aprire gli impianti a fune per le festività natalizie, gli assessori delle regioni alpine chiedono al governo di rivedere questa scelta che metterebbe in crisi un intero sistema, che porta un notevole indotto economico, lavorativo e sociale per l’intero Paese”, hanno chiesto in un comunicato congiunto Martina Cambiaghi (assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia), Daniel Alfreider (vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano), Luigi Giovanni Bertschy (vicepresidente della Regione Val d’Aosta), Sergio Bini (assessore al Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia), Federico Caner (assessore al Turismo della Regione Veneto), Roberto Failoni (assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento) e Fabrizio Ricca (assessore allo Sport della Regione Piemonte).

 

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