Hanno superato quota 56 milioni (56.247.982) i contagi di Coronavirus registrati ufficialmente nel mondo, secondo i dati dell’università Johns Hopkins. I decessi sono al momento 1.349.380, mentre le guarigioni sono oltre 36 milioni (36.146.977).
Il Paese più colpito al mondo dall’inizio della pandemia restano gli Stati Uniti, con 11,5 milioni di casi e oltre 250mila morti.
Le Isole Samoa hanno annunciato il loro primo caso di positività: si tratta un uomo arrivato venerdì scorso in aereo da Auckland. Finora le Samoa erano riuscite a impedire la diffusione dell’epidemia chiudendo i loro confini a fronte di enormi perdite subite dall’industria del turismo. Il primo ministro Tuilaepa Sailele Malielegaoi ha reso noto che il governo deciderà nelle prossime ore se saranno adottate restrizioni per la popolazione.
Il numero dei casi confermati in Germania sale ancora: nelle ultime 24 ore sono stati confermate altre 22.609 positività per un totale di 855.916 dall’inizio della pandemia, secondo il Robert Koch Institute. Nello stesso periodo si contano anche 251 morti. Il bilancio dei decessi sale a 13.370.
In India sono stati registrati altri 45.576 nuovi casi di Coronavirus, che portano il totale delle infezioni dall’inizio della pandemia a quasi 9 milioni, secondo i dati del Ministero della Salute.
Nelle ultime 24 ore si contano anche 585 morti, per un totale di 131.578 decessi.
In Messico registrati 502 decessi per Covid-19, dato che porta il totale dei morti nel Paese a 99.528: lo ha comunicato il Ministero della Salute. I nuovi casi positivi rilevati sono 3.918 per un totale di 1.015.071.
Il Messico è l’11° Paese con il maggior numero di contagi e il 4° con il maggior numero di morti, secondo la JHU
Sono 10.332 i nuovi casi positivi e 241 i decessi in Argentina: i numeri portano il totale dei contagiati a 1.339.337 e dei morti a 36.347. Secondo il bollettino di ieri del Ministero della Salute, la provincia di Buenos Aires rimane il distretto con più casi (597.074, di cui 2.826 ieri).
In Brasile nelle ultime 24 ore sono state rilevate 754 vittime e 38.401 nuovi contagi.
Il totale dei decessi dall’inizio della pandemia sale a 167.497, mentre sono 5.947.403 i contagiati.
Il tasso di mortalità ha fatto segnare questa settimana un aumento del 49% rispetto alle due settimane precedenti, secondo la stampa locale.
Il Giappone ha registrato oltre 2.000 nuovi casi in un giorno, di cui 500 solo a Tokyo: i dati hanno costretto le autorità ad aumentare il livello di allerta alla soglia massima.
Il premier giapponese Yoshihide Suga ha esortato i connazionali a fare tutto il possibile per contenere la diffusione del virus, indossando le mascherine anche nei ristoranti, e ha incaricato il ministro in carica per la gestione dell’emergenza Yasutoshi Nishimura e quello della Salute, Norihisa Tamura, di convocare una riunione intergovernativa per l’introduzione di ulteriori misure.
Gli esperti locali hanno descritto l’attuale andamento dei contagi in Giappone come la terza ondata, citando tra le principali cause della sua estensione l’abbassamento delle temperature e la tendenza delle persone a passare più tempo al chiuso in locali privi di adeguata ventilazione.