Da 48 ore i vigili del fuoco sono impegnati nel Centro-Nord in interventi di soccorso dovuti al maltempo che sta colpendo Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Toscana. Da questa mattina squadre in assetto alluvionale sono impegnate a Modena, tra le zone di Gaggio e Nonantola, per l’evacuazione di persone rimaste bloccate dall’acqua nelle proprie abitazioni dopo la rottura degli argini del fiume Panaro. Sul posto, in rinforzo al locale personale, e’ stato disposto dal Centro Operativo Nazionale l’invio di sezioni operative dal Piemonte e dalla Toscana.
Nel Veneto sono stati effettuati 411 soccorsi, particolarmente colpita la provincia di Belluno dove sono stati 250 gli interventi portati a termine dal Corpo Nazionale. E continua a piovere, dopo le piogge torrenziali di ieri. Alle 12:30, si registrano già 114mm a Tambre, 112mm a Ponte nelle Alpi, 86mm a Fregona, 85mm a Feltre, Arsiero, 68mm a Gallio, 62mm ad Asiago.
A Comelico Superiore, Cortina d’Ampezzo e Santo Stefano di Cadore sono state rimosse numerose piante e ostacoli che ostruivano strade di collegamento. A Cherz di Arabba per il danno ad un cavo di un elettrodotto squadre dei Vigili del fuoco hanno operato insieme al personale di Terna per la messa in sicurezza dell’area. Bloccata per una frana la Strada Provinciale 251 che porta a Zoldo nel tratto tra Mezzo Canale e Pontesei. In supporto al dispositivo di soccorso regionale sono state inviate attrezzature per il pompaggio dell’acqua dal Piemonte e dalla Lombardia. Le operazioni di soccorso sono ancora in atto.
Nel Bellunese, si registrano allagamenti, smottamenti e alberi caduti. In particolare dalla mezzanotte sono stati già eseguiti 130 interventi, 50 sono in corso di risoluzione mentre sono in attesa altre 150 richieste. Al momento il comune più colpito è Alpago e le zone limitrofe, dove si stanno eseguendo prosciugamenti e sono stati segnalati numerosi danni d’acqua (vedi foto della gallery scorrevole in alto e video in fondo all’articolo). Stanno operando 50 squadre mentre stanno arrivando squadre di rinforzo dalla colonna mobile regionale. Danni per le piogge si registrano anche nella zona di Feltre, nel Cadore e nell’Agordino. Nel Bellunese, il Meschio è esondato a Cordignano creando numerosi allagamenti, ed è in corso l’evacuazione dei 76 ospiti della casa di riposo del Comune di Alpago.
La situazione della viabilità nel bellunese da ieri è estremamente pesante, non solo per le nevicate sopra i 1500 metri (1,2 metri di neve caduti in poche ore) ma anche per le abbondanti piogge. “Stanotte nel Feltrino e in Alpago ci sono state delle vere e proprie “bombe” d’acqua – spiega il direttore generale di Veneto Strade, Silvano Vernizzi – di oltre 300 millimetri, particolarmente colpita la zona dell’Alpago dove ci sono alcune frazioni isolate. Le strade sono allagate e ci sono numerosi smottamenti. Nonostante le difficoltà stiamo lavorando senza sosta per ripristinare la normalità”. La frana più importante si è verificata sulla Sp 251 della Val di Zoldo e Val Cellina in comune di Forno di Zoldo in località Soffranco. “Purtroppo per ripristinare completamente la circolazione ci vorranno una ventina di giorni – aggiunge Vernizzi – fermo restando le condizioni meteo che non sono buone per il momento. Bisognerà mettere in sicurezza il versante di frana. Per i residenti ci sono comunque strade alternative“. La situazione è sotto controllo, nella notte ci sono stati 4 smottamenti sull’agordina prontamente sistemati tanto che dalle 7.30 la strada era percorribile.
Il maltempo colpisce anche la pianura con uno smottamento sulla Gardesana in comune di Malcesine dove da stamane operai di Veneto Strade lavorano per cercare di riaprire la strada entro mezzogiorno. “Come detto le previsioni indicano un abbassamento delle temperature e nevicherà sotto i 1300 metri – dice il direttore generale di Veneto Strade – la neve fresca si poggerà su quella gelata e quindi si creerà uno scivolo perfetto per le valanghe. Quindi il mio appello è stare a casa per dare modo ai mezzi che stanno lavorando di operare al meglio. Il ponte dell’Immacolata insomma inizia da martedì “.
“La notte è stata particolarmente complessa, tra dissesti e frane che si sono verificati in provincia di Belluno, nell’Agordino, in Alpago nel Feltrino. Ci sono stati vari allagamenti, il Meschio è esondato a Cordignano allagando vari quartieri. La situazione più delicata è nel comune di Alpago, dove stiamo procedendo all’ evacuazione con autoambulanze di 76 ospiti non autosufficienti di una casa di riposo: vengono dirottati sull’altra casa di riposo di Ponte nelle Alpi e, in misura inferiore, in quella di Pieve di Cadore”, spiega in una nota l’Assessore Veneto alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin. “Viste le persistenti piogge, l’attenzione resta ai massimi livelli – prosegue Bottacin – Il monitoraggio della situazione è costante, si sta cercando di dare pronte risposte ai cittadini”.