Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 6.4 ha colpito alle 12:19 la Croazia centrale, con epicentro tra Petrinja e Sisak, a Sud di Zagabria, lungo il corso del fiume Kupa, nella stessa area già colpita dai forti terremoti di ieri mattina, che però erano stati di magnitudo 5.2 e 4.8, quindi molto più lievi (ma avevano comunque provocato danni e crolli).
Secondo le prime frammentarie informazioni, il centro di Petrinja, cittadina con 25 mila abitanti, sarebbe stato completamente distrutto dalla scossa ed è stata accertata la prima vittima, ma i decessi sarebbero molti di più. Crolli e blackout elettrico anche a Zagabria. Le autorità locali a Zagabria hanno invitato la popolazione a raggiungere luoghi all’aperto e a evitare di stare vicino a edifici in pericolo di crollo. ”Ancora un forte terremoto. La situazione a Petrinja è molto grave. Le squadre della Croce Rossa sono in campo“, hanno scritto su Twitter i soccorritori diffondendo un video dei soccorritori in una strada piena di detriti e mattoni. Il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovic, ha dichiarato che metà della cittadina croata è distrutta. In una dichiarazione per l’emittente “N1” Dumbovic ha chiesto che vengano inviati con urgenza degli aiuti, in particolare da vigili del fuoco ed esercito. È terribile. Ci sono morti, feriti”, “il centro di Petrinja è stato distrutto“, ha detto Dumbovic. Il sindaco ha precisato infine di avere sentito per telefono il premier croato Andrej Plenkovic, il quale ha confermato che sarebbe partito immediatamente per Petrinja. Stando ai media locali, a Petrinja tra gli edifici crollati ci sarebbe anche l’ospedale. L’Esercito croato è stato mobilitato per fornire assistenza alle popolazioni della Croazia centrale colpite dal sisma. Almeno 300 militari sono partiti per Petrinja.
La scossa causato danni all’edificio del governo croato a Zagabria. Nel darne notizia, i media locali aggiungono che il premier Andrej Plenkovic e gli altri membri del governo sono stati evacuati velocemente. Il premier Plenkovic si è poi subito recato a Petrinja, la località che ha subito i danni maggiori.
Grande paura anche in Slovenia, Serbia e Bosnia-Erzegovina. Una centrale nucleare in Slovenia è stata chiusa per precauzione. In Europa centrale, la scossa è stata avvertita fino a Vienna e Monaco.
Il terremoto che si è verificato oggi in Croazia presso la località di Petrinija è di circa 30 volte più potente di quello avvenuto il 22 marzo a Zagabria, di magnitudo 5.5. Quel sisma avrva provocato 1 morto e 27 feriti, era stata la scossa più forte dell’area negli ultimi 140 anni. Il sismologo croato Kresimir Kuk oggi ha spiegato che “Secondo l’energia liberata, questo terremoto è circa 30 volte piu’ forte di quello di Zagabria“.
Violenta scossa di terremoto in Croazia, situazione molto grave a Petrinja [VIDEO]
Forte terremoto in Croazia, crollano edifici a Petrinja [VIDEO]
Terremoto magnitudo 6.4 in Croazia, scossa avvertita in quasi tutt’Italia da Trieste e Bolzano alla Calabria. Tanta paura al Nord/Est
La scossa è stata distintamente avvertita in tutta l’Italia Adriatica e Centro/Settentrionale, soprattutto al Nord/Est con un forte risentimento sismico in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige, dove ci sono persone fuggite in strada e tante segnalazioni ai Vigili del Fuoco. Al momento, però, nel territorio italiano non risultano danni. La scossa è stata lievemente avvertita persino a Napoli e in Campania e a Cosenza in Calabria. Al Nord/Est e sull’Adriatico il risentimento sismico ha raggiunto il 5° grado della scala Mercalli.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha disertato la consueta conferenza stampa sulla situazione Covid in Veneto a causa della scossa di Terremoto in Croazia avvertita in tutta la regione. Zaia ha affidato la comunicazione all’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin per seguire la vicenda della forte scossa avvertita anche in Veneto. L’incontro Covid si tiene nella sede della Protezione civile del Veneto, quindi nello stesso edificio dove ha sede anche l’unità di crisi per i terremoti. Purtroppo anche sul fronte della pandemia da Coronavirus arrivano brutte notizie: oggi il Veneto registra 191 morti, record giornaliero dall’inizio dell’emergenza. Il dato, però, è con ogni probabilità un calcolo legato alle vittime dei giorni scorsi, non trasmesse con il solito ritmo quotidiano durante le festività natalizie.