La provincia settentrionale cinese di Heilongjiang, che conta oltre 37 milioni di persone, è in “stato di emergenza”: la misura è stata imposta per bloccare un focolaio di SARS-CoV-2. E’stato chiesto ai residenti non lasciare il territorio se non strettamente necessario, sono state annullate conferenze e raduni, mentre la città di Suihua, che conta 5,2 milioni di abitanti, è entrata in lockdown.
La decisione del governo provinciale è maturata dopo la scoperta di 28 contagi, di cui 12 asintomatici. Tre infezioni sono state scovate nel capoluogo Harbin, che ospita il famoso festival di sculture di ghiaccio.
La Cina ha registrato martedì una nuova “impennata” di casi, saliti a 115 dai 55 di lunedì, di cui 107 trasmessi a livello domestico e 8 importati. I dati aggiornati della Commissione sanitaria nazionale hanno confermato che la provincia di Hebei resta il focolaio più rilevante con 90 contagi, mentre 16 sono stati rilevati in Heilongjiang e uno nello Shanxi. Un caso sospetto è stato segnalato a Shanghai.
I contagi totali confermati sono saliti a 87.706, mentre i decessi sono fermi a quota 4.634. Gli asintomatici di martedì sono stati 38, di cui 3 importati, per totali 556 persone sotto osservazione.