Il fascicolo aperto a piazzale Clodio dopo l’incendio appiccato al portone dell’Istituto Superiore di Sanità domenica sera passa ai pm dell’Antiterrorismo: a coordinare l’inchiesta in cui si procede per l’ipotesi di reato di incendio doloso aggravato è il procuratore capo Michele Prestipino. L’atto incendiario è stato rivendicato ieri con una lettera su un portale vicino alla galassia anarchica. “Un giorno non troppo lontano dall’ 8 marzo, incendiato il portone dell’Iss – si legge – Perché sul mio corpo decido io. Perché le responsabilità degli assassinii di Stato nelle carceri a marzo 2020 sono da cercare anche là dentro. Perché la medicina è un’istituzione oppressiva, una delle molteplici colonne su cui si fonda il sistema capitalista patriarcale tecnoindustriale“.