Abbiamo ampiamente rilevato, nei nostri approfondimenti in questi giorni, condizioni meteo all’insegna di una insistente instabilità sull’Italia per diversi giorni ancora, a causa dell’isolamento di una circolazione instabile alle quote medie atmosferiche sull’Europa centro-meridionale e sul Mediterraneo centrale. Le previsioni meteo computano un rischio di nubi e piogge piuttosto protratto, magari fenomeni non uniformemente distribuiti e anche irregolari, tuttavia presenti un po’ tutti i giorni in quelli prossimi, almeno per una settimana circa e, in qualche fase, magari anche di buona intensità, in particolare sulle aree centro-meridionali. Ma, volgendo lo sguardo un po’ più a lungo, ossia sul finale del mese, quindi più o meno verso l’ultima settimana, non si scorgono grossi cambiamenti nella circolazione in grado di apportare un miglioramento vistoso, magari all’insegna di un clima più propriamente primaverile e stabile.
Potrebbe configurarsi una breve fase all’insegna di qualche giornata più stabile intorno al 23/25 del mese, quando il CUT-OFF depressionario in azione sul Mediterraneo centrale nei giorni precedenti, potrebbe via via essere assorbito dal flusso instabile nordatlantico, quindi allontanarsi verso l’Est Europa e permettere un temporaneo recupero anticiclonico ad Ovest. Tuttavia, sulla base degli ultimi aggiornamenti modellistici, si tratterebbe di un’alta pressione effimera, poiché dal Nord Est Europa potrebbe tornare a incidere una circolazione instabile relativamente fredda verso l’Europa centrale e con influenza, attraverso correnti di ritorno occidentali, anche verso il nostro bacino e l’Italia. In questa fase, secondo le previsioni meteo, le regioni più interessate da possibile instabilità sarebbero soprattutto quelle settentrionali e diffusamente quelle centrali, in particolare le aree tirreniche; più a margine dell’azione instabile o anche con tempo asciutto, le aree del medio-basso Adriatico e quelle meridionali in genere. Il quadro termico vedrebbe temperature della norma al Centro Nord, temporaneamente anche sotto norma, soprattutto sulle regioni settentrionali; valori un po’ sopra norma, invece, al Sud e sulla Sicilia.
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