Nei giorni scorsi, un rapporto dell’intelligence americana ha svelato che 3 virologi dell’Istituto di virologia di Wuhan, epicentro della pandemia da SARS-CoV-2, fossero gravemente malati già a novembre 2019. Le nuove informazioni, definite dalle autorità cinesi come “teorie del complotto”, hanno riacceso un dibattito che in realtà non si è mai completamente pacato in questo anno è mezzo di pandemia: SARS-CoV-2 è di origine naturale o è sfuggito dal laboratorio cinese?
Il noto virologo statunitense Anthony Fauci, per esempio, ha affermato di non essere convinto dell’origine naturale del virus e della necessità di condurre ulteriori indagini. Ora in occasione della 74esima Assemblea mondiale della sanita’ che riunisce da ieri i 194 membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), diversi Paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno chiesto all’organizzazione un’inchiesta piu’ approfondita sulle origini del virus, dopo che la prima missione degli esperti OMS in Cina ha sollevato piu’ dubbi di quanti ne abbia fugati.
La prima fase di ricerca e’ stata condotta all’inizio dell’anno nella regione di Wuhan, col sospetto di una ridotta indipendenza nei confronti della Cina, accusata di aver ostacolato la missione, soprattutto facendo passare mesi prima di accettare l’arrivo degli esperti sul proprio territorio. Durante il dibattito che si svolge online da Ginevra, un rappresentante americano, Jeremy Konyndyk, ha sottolineato l’importanza di avere “un’inchiesta solida, completa e diretta da esperti sull’origine del Covid-19″. “E’ importante preparare la fase 2 della ricerca sulle origini del virus affinche’ abbia successo”, ha aggiunto, sottolineando che lo studio debba essere fondato “sulla scienza ed essere indipendente“.