Alluvioni in Germania e Belgio, almeno 67 morti: ospedali evacuati, città deserte, strade come fiumi in piena

Vittime senza nome, coprifuoco in diverse città, evacuazioni in corso e case interamente distrutte: il maltempo che ha colpito il centro Europa ha messo in ginocchio Belgio e Germania
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E’ un dramma. Un bollettino di guerra. Il centro Europa, Germania e Belgio in particolare, è in ginocchio. I numeri sono drammatici: almeno 67 morti nel momento in cui scriviamo, ma il bilancio, secondo le autorità locali, è destinato a crescere. La popolazione è incredula. “Peggio che dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale“, racconta Rosa Rosa Lahagner che abita nella cittadina termale di Bad Muenstereifel, descrivendo gli effetti delle devastanti alluvioni che hanno colpito le regioni occidentali della Germania causando la morte di decine di persone. “E’ un’emergenza, proprio come allora“, aggiunge il pensionato Siegfried Berg che alle tv locali ha mostrato i danni causati dalle forti piogge. “Le case sono piene di fango, un ponte è crollato e ora è ricoperto di acqua, alcune abitazioni sono state addirittura spazzate via“, racconta. “E’ come essere in un film dell’orrore. Dovevamo partire per il fine settimana, adesso abbiamo paura di non poter più tornare a vivere nella nostra casa”, dice Yvonne Glasner che abita a Schuld, nella Renania-Palatinato, una delle zone più danneggiate.

Foto Ansa

Nell’immagine in alto si vedono persone a bordo di un camion mentre i soldati della Bundeswehr evacuano un ospedale dopo l’alluvione a Bad Neuenahr. Gran parte della Germania occidentale è stata colpita da forti e continue piogge nella notte fino al 14 luglio, causando inondazioni improvvise che hanno distrutto gli edifici e spazzato via le auto. E il bilancio delle vittime si aggrava “di ora in ora“: le autorità parlano di almeno 58 morti. “Il numero di corpi trovati sta aumentando quasi di ora in ora“, ha detto un funzionario del ministero dell’Interno del Nord Reno-Westfalia. Si tratta della peggiore catastrofe naturale del dopoguerra per il Paese.

Foto Ansa

Tra i morti, anche nove persone che erano residenti in una struttura per disabili a Sinzig. Le inondazioni sono arrivate troppo velocemente: i soccorritori non sono riusciti a portare tutti in salvo, nonostante lo schieramento da assetto di guerra: almeno 850 uomini e donne sono scesi in campo per sostenere il lavoro di soccorso, ha dichiarato un portavoce. Nell’area di Hagen, ad esempio, sono in azione 230 soldati e grandi mezzi, tra cui due mezzi blindati da soccorso 2, camion e pale gommate. A Leverkusen, 200 soldati aiutano a riempire i sacchi di sabbia. Due mezzi corazzati da soccorso e un elicottero di soccorso “SAR” erano sulla strada ad Aquisgrana.

In Germania i soccorsi, resi difficoltosi dalle piogge e dal vento, hanno permesso di recuperare diverse persone che si erano messe in salvo sui tetti. In diversi punti dell’area si sono registrati evacuazioni, rischio di esondazione dei fiumi, danni alla rete elettrica e idrica. Il servizio meteorologico tedesco stima che il picco di maltempo sia passato. La Dpa riferisce che nella cittadina di Schuld, nella regione dell’Eifel, nello stato tedesco della Renania-Palatinato, quattro case sono state completamente spazzate via dall’inondazione, altre due sono state parzialmente distrutte. Nella città di Treviri, circa 2.000 residenti sono rimasti bloccati a causa delle inondazioni. Diversi quartieri di Limburgo sono stati evacuati per il timore che il fiume Mosa esondi di notte. Anche la città di Roermond ha evacuato alcuni quartieri. I soccorritori hanno salvato dozzine di persone bloccate sui tetti. Circa 850 soldati sono stati ora dispiegati nelle aree più colpite della Germania occidentale. Secondo il fornitore di energia Eon, giovedì circa 165.000 persone nella Germania occidentale erano senza elettricità. Diverse comunità sono state tagliate fuori dal mondo esterno con la rete mobile parzialmente inattiva in diverse regioni. In diverse città della Ruhr le autorità locali hanno consigliato ai residenti di far bollire l’acqua potabile perché le inondazioni hanno danneggiato gli impianti di filtrazione dell’acqua.

Sale a nove il bilancio delle vittime in Belgio

I corpi di sette persone morte a causa dell’alluvione sono stati trovati nella provincia di Liegi, portando il numero totale delle vittime in Belgio a nove, visto che due cadaveri erano stati rinvenuti già nel pomeriggio. Dall’estero, intanto, stanno arrivando gli aiuti: anche l’Italia, con la Protezione Civile e l’Aeronautica Militare, ha inviato uomini, mezzi e materiale in Belgio.

I corpi delle ultime vittime sono stati trovati nel distretto di Verviers, come ha reso noto la procura. Sono morti a causa delle forti piogge che attualmente colpiscono la regione, ma non c’è ancora chiarezza sull’identità delle vittime, né sui luoghi in cui sono stati trovati i loro resti. Toccherà ora al Dipartimento della Protezione Civile procedere con l’identificazione delle vittime.

Secondo la Libre belgique la situazione è caotica nel sud del paese e i fiumi Vesdre, Ablève, Ourthe e Lesse sono a rischio esondazione. Diversi comuni sono inondati in provincia di Liegi e i residenti sono stati evacuati. In tutto, secondo l’agenzia Belga, circa 3.000 persone sono state evacuate dalle aree allagate. I Paesi Bassi hanno schierato l’esercito mentre le inondazioni colpiscono la regione di confine con la Germania. Centinaia di famiglie sono rimaste senza elettricità e parte della rete autostradale è stata chiusa. Aumentato velocemente il livello di diversi fiumi. E’ stato mobilitato l’esercito. La coppia reale olandese si è recata in visita questa sera nella zona colpita dal maltempo. Un bollettino pubblicato dal servizio meteorologico francese, Vigilance météorologique, ha avvertito del rischio di deflusso e colate di fango a causa di piogge intense, “inconsuete per la stagione“, che dovrebbero insistere su terreni già saturi a causa delle abbondanti precipitazioni.

Foto Anthony Dehez / AFP / Ansa

Un giovane di 22 anni è annegato a Eupen, nell’est del Paese, e ad Aywaille, è stato trovato il corpo di un uomo di 50 anni, deceduto nella sua cantina. Inoltre, subacquei e droni stanno cercando una ragazza di 15 anni che è stata travolta dal fiume Ourthe nella provincia del Lussemburgo, ma non è stata ancora trovata.

Oltre agli aiuta in arrivo dall’UE, come ha spiegato il ministro degli Interni Annelies Verlinden, Ci sono anche servizi di emergenza di Anversa, delle Fiandre orientali e delle Fiandre occidentali che sono venuti volontariamente per aiutare. Abbiamo schierato altrettanti elicotteri, barche ma anche droni per aiutare le persone”. La città di Verviers ha imposto un coprifuoco tra le 21:00 e le 6:00 per prevenire i saccheggi e altre tre persone risultano disperse a Pepinster dopo che l’area è stata gravemente colpita dalle inondazioni.

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Foto Anthony Dehez / AFP / Ansa

Inondazioni in Olanda

Le inondazioni non colpiscono solo Germania e Belgio. La città di Maastricht, nel sud dell’Olanda, ha invitato circa 10.000 cittadini a lasciare le proprie case e mettersi in salvo. Evacuati diversi quartieri della città nella provincia del Limburgo. Si prevede che di notte la Mosa traboccherà così forte che le aree residenziali saranno allagate. Anche la città di Roermond ha evacuato i distretti e diverse centinaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie case. L’esercito ha inviato diverse centinaia di soldati per fornire aiuti e soccorso.

Le reazioni nel mondo

Da Washington, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha espresso il suo shock per la portata della catastrofe che “così tante persone” devono sopportare. “La mia solidarietà va alle famiglie dei morti e dei dispersi”, ha detto Merkel in un tweet dal suo portavoce con cui ha anche ringraziato soccorritori e volontari. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha promesso aiuti Ue ai paesi colpiti dall’alluvione. Lo stesso il primo ministro britannico Boris Johnson. Dal presidente russo Vladimir Putin un messaggio di cordoglio. Lo stesso dal Papa in un messaggio al presidente tedesco Frank Walter Steinmeier. La crisi ha avuto un impatto anche sulla campagna per le elezioni tedesche di settembre, con l’attuale favorito per succedere alla Merkel come cancelliere, il suo collega di partito Armin Laschet, in visita nelle aree devastate del Land di cui è presidente, il Nord Reno Westfalia. Intervistato in tv, Laschet ha negato l’intenzione di cambiare politica energetica sulla scorta degli eventi odierni. Gli altri candidati alla Cancelleria hanno interrotto le ferie. Il meteo, ad ogni modo, sarebbe destinato a migliorare nei prossimi giorni e il servizio meteorologico tedesco ha confermato che il picco di precipitazioni estreme è passato. Il meteorologo Marco Manitta ha detto alla Dpa che si attende “un allentamento della situazione meteorologica”.

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