Un problema tecnico nel sistema di propulsione ha costretto a rinviare il secondo test di volo senza equipaggio di Starliner, la capsula realizzata da Boeing per il trasporto di astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La notizia è arrivata tramite un tweet della stessa compagnia statunitense, che comunica che dara’ presto nuove indicazioni in merito a un possibile nuovo tentativo per domani, mercoledì 4 agosto.
Boeing rende noto che durante la preparazione pre-lancio gli ingegneri hanno rilevato delle anomalie circa il posizionamento di una valvola nel sistema di propulsione. “Il problema – si legge in una nota – era stato inizialmente identificato durante le verifiche successive ai temporali con fulmini che ieri hanno colpito la regione del Kennedy Space Center”. Da qui la decisione di rinviare il lancio, che potrebbe essere tentato nuovamente domani, anche se i tecnici della Boeing e della NASA stanno ancora valutando la situazione.
“Siamo rammaricati per quanto è accaduto oggi e per la necessità di riprogrammare il lancio della nostra Starliner”, afferma John Vollmer, vice presidente e responsabile del Commercial Crew Program della Boeing. “Il volo umano nello spazio è un’impresa complessa, di precisione, che non perdona, e i team di Boeing e NASA si prenderanno il tempo necessario per assicurare la sicurezza e l’integrità del veicolo e il raggiungimento degli obiettivi della nostra missione”.
Il lancio era gia’ stato rinviato venerdi’ scorso a causa della rotazione della ISS, causata dall’accensione accidentale dei propulsori del nuovo modulo russo Nauka.
L’accensione dei propulsori del modulo Nauka ha fatto inclinare la Stazione per alcune decine di minuti: non si registrano danni a bordo ma in via del tutto precauzionale, nell’attesa di completare i controlli approfonditi, era stato deciso di posticipare il lancio di Starliner.
La capsula dovrebbe arrivare alla Stazione Spaziale per l’attracco circa 24 ore dopo il lancio, con oltre 400 libbre di carico e rifornimenti per l’equipaggio.
La missione metterà alla prova le capacità end-to-end di Starliner dal lancio all’attracco, il rientro atmosferico e l’atterraggio nel deserto negli Stati Uniti occidentali. OFT-2 fornirà dati preziosi che aiuteranno la NASA a certificare il sistema di trasporto dell’equipaggio di Boeing per trasportare gli astronauti da e verso la ISS.
Non ci sarà equipaggio a bordo del veicolo spaziale per OFT-2, ma il posto del comandante dello Starliner sarà occupato da Rosie the Rocketeer, il dispositivo di test antropometrico di Boeing.
Durante l’avvicinamento di Starliner alla Stazione Spaziale, la NASA e Boeing verificheranno i dati e le capacità di comando da parte dell’equipaggio della ISS, inclusa una sospensione comandata durante l’avvicinamento da parte dell’astronauta JAXA e del comandante della stazione Aki Hoshide. Starliner testerà anche una funzionalità di arretramento automatizzata, nel caso in cui si verificasse un problema sull’asse di attracco.
Dopo l’attracco, Starliner trascorrerà dai 5 ai 10 giorni a bordo del laboratorio orbitante prima di tornare sulla Terra negli Stati Uniti occidentali. Il veicolo spaziale tornerà con più di 550 libbre di carico, inclusi serbatoi riutilizzabili del Nitrogen Oxygen Recharge System (NORS) che forniscono aria respirabile ai membri dell’equipaggio della Stazione.
Se la seconda missione senza equipaggio di Starliner raggiungerà tutti gli obiettivi necessari, la NASA e Boeing potrebbero – entro la fine di quest’anno – fare volare la prima missione con equipaggio di Starliner alla Stazione Spaziale, il Crew Flight Test (CFT), con a bordo gli astronauti NASA Barry “Butch” Wilmore, Nicole Mann, and Mike Fincke.