Il maltempo flagella anche oggi la Sicilia orientale: nella provincia di Siracusa dopo le piogge e le raffiche di vento, iniziate già nella serata di ieri, è allerta arancione ed ancora una volta è Augusta (85 mm al momento) l’area più colpita. Decine le richieste alla protezione civile di case allagate con mezzo metro d’acqua.
Le intense precipitazioni hanno provocato l’esondazione del fiume Anapo, del Cavadonna e del torrente Cifalino. Numerose strade sono invase dall’acqua e impercorribili.
“L’impatto di questa nuova ondata di maltempo in presenza di un’allerta arancione è stato molto forte nelle zone nord di Siracusa, a Palazzolo, Augusta, Lentini. A Sortino sono franati due ponti. Ci troviamo in una condizione da allerta rossa,” ha spiegato all’Adnkronos il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “L’esondazione di diversi corsi d’acqua che stavamo monitorando ci ha costretto alla chiusura di alcune strade. Chiedo ai miei concittadini la massima prudenza e di non recarsi nelle vie a rischio di allagamento“.
“Ci sono delle zone che avevamo bonificato dall’acqua da pochi giorni e che sono nuovamente inondate. Danni su danni. Sono vicino a tutti quei cittadini che dopo aver liberato le loro case dall’acqua si ritrovano di nuovo con le abitazioni allagate,” ha affermato il primo cittadino.
Nonostante una diminuzione delle precipitazioni, “l’attenzione resta massima“.
A Siracusa le scuole sono rimaste aperte: “La scelta della loro chiusura, anche se discrezionale, di norma avviene solo in presenza di un’allerta rossa – ha precisato Italia -. Alla luce di quello che è successo oggi, però, credo che la linea che sarà seguita da tutti i sindaci del Siracusano sarà quella di sospendere le attività didattiche anche in presenza di un’allerta arancione. Adotteremo la linea di una maggiore prudenza. Non possiamo rischiare di esporre al pericolo i nostri ragazzi“.
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