La guerra in Ucraina blocca la missione ExoMars. L’ESA cerca nuovi partner e la Russia annuncia: “andremo su Marte da soli”

La missione prevedeva il lancio di un rover ESA sul Pianeta Rosso, con il contributo di un sistema di lancio e uno di atterraggio di produzione russa
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E’ stata una missione attesa a lungo, il lancio era previsto a settembre, ma ieri è arrivata la conferma: il Council dell’ESA, al termine della riunione di due giorni a Parigi, ha deciso di sospendere la missione ExoMars, finora condotta congiuntamente dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’agenzia russa Roscomos.

Dmitry Rogozin, capo di Roscosmos, ha espresso “amaro” dispiacere per la decisione presa dall’ESA. “E’ un fatto molto amaro per tutti gli entusiasti dello Spazio. E’ molto deplorevole“, ha scritto Rogozin su Telegram. La missione prevedeva il lancio di un rover ESA sul Pianeta Rosso, con il contributo di un sistema di lancio e uno di atterraggio di produzione russa.
Rogozin ha aggiunto che Roscosmos condurrà la propria missione su Marte da sola, anche se i preparativi richiederanno diversi anni: “Sì, perderemo diversi anni, ma useremo il nostro modulo di atterraggio, lo forniremo con un veicolo di lancio Angara e condurremo questa spedizione di ricerca dal nuovo sito di lancio del Cosmodromo di Vostochny in modo indipendente”, ha detto Rogozin.

E’ presto per dire come andranno le cooperazioni spaziali con la Russia“, “è coinvolta in molti progetti spaziali europei” e “valuteremo la situazione in un prossimo Consiglio dell’ESA” che potrebbe essere convocato già nelle prossime settimane, ha detto il Direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, nel corso della conferenza stampa a valle del Consiglio ESA. Proprio riguardo ExoMars, Aschbacher ha sottolineato che l’ESA sta “valutando se possiamo procedere da soli o con altri partner“.
La sospensione del lancio di ExoMars “è stata una decisione difficile“, ha detto ancora Aschbacher, presa “in un contesto certamente molto difficile sotto molti punti di vista. Dopo anni di lavoro per sviluppare il progetto e una lunga storia che ha coinvolto ingegneri e scienziati, il lancio della missione non potrà avvenire in settembre” dalla base russa di Bajkonur: “E’ impossibile alla luce della situazione politica“. Al momento “la collaborazione fra ESA e Roscosmos è sospesa“, ha detto ancora il direttore generale dell’ESA riferendosi anche in generale alla collaborazione avviata con la Russia nel campo spaziale e costruita a partire dagli anni ’90.
La questione sarà al centro di nuovi incontri degli Stati membri dell’ESA previsti a metà aprile.

rosalind franklin

Come evolverà dunque la missione? Dal canto europeo, il direttore per l’Esplorazione umana e robotica dell’ESA, David Parker, ha affermato che “ora si tratta di capire come riconfigurare il rover senza la tecnologia russa” ed è quello che “faremo nei prossimi mesi“.
Il Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea “ha autorizzato il Direttore Generale dell’ESA a condurre uno studio industriale accelerato per definire le opzioni disponibili per implementare la missione del rover di ExoMars” si legge nello statement dell’ESA in cui l’Agenzia Spaziale Europea ha annunciato di avere sospeso la cooperazione con la Russia.

Mentre l’ESA cerca quindi nuovi partner industriali, ci si chiede se Roscosmos sia davvero in grado di completare la missione da sola: l’esplorazione spaziale è una delle attività più costose e sul molti fronti tecnologici la Russia è indietro. Potrebbe stringere un’alleanza con la Cina che, invece, sta facendo passi da gigante e che recentemente ha riportato sulla Terra dei frammenti di Luna dalla faccia non visibile del nostro satellite.

ExoMars è una doppia missione dell’ESA realizzata in cooperazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos e progettata per l’esplorazione di Marte e per la ricerca della vita sul Pianeta Rosso.
La parte europea della missione ExoMars vede l’Italia avere una leadership con l’ASI, con una quota del 33%.
La prima missione ExoMars è stata lanciata il 14 marzo 2016: ha portato la sonda Trace Gas Orbiter (TGO) nell’orbita di Marte e inviato il lander Schiaparelli sulla superficie del pianeta dove, però, si schiantato.
La seconda fase della missione avrebbe dovuto prendere il via il 20 settembre 2022 e avrebbe dovuto essere lanciata da un vettore russo Proton. Inoltre, la missione prevede anche l’invio su Marte del rover europeo “Rosalind Franklin” capace di perforare la superficie di Marte fino a 2 metri di profondità per cercare forme di vita passata o presente. Il modulo di discesa per fare “ammartare” il rover Rosalind Franklin è stato realizzato da Roscosmos attraverso industrie russe.

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