Da ieri, lunedì 14 marzo, una lingua di sabbia e polvere dal Sahara si sta facendo strada in Europa. Il Marocco è stato alle prese con una tempesta di sabbia che ha immerso la città di Oujda in un’atmosfera rosso sangue.
Nel Vecchio Continente, la Spagna ha sperimentato per prima gli effetti di una potente “calima”, termine spagnolo con cui viene identificato il trasporto di sabbia e polvere dal Sahara. Per il Paese, si è trattato di uno degli eventi di calima più intensi degli ultimi decenni, che ha trasformato molte località del Paese in paesaggi quasi marziani. Oggi è toccato alla Francia fare i conti con cieli arancio e neve “caffelatte” su Alpi e Pirenei, mentre le piogge hanno scaricato grandi quantità di sabbia e polvere.
Ma il fenomeno non si ferma qui: la sabbia del Sahara continuerà a diffondersi sull’Europa nei prossimi giorni, spingendosi addirittura fino al Regno Unito e all’Est Europa.
Le mappe elaborate dell’Università di Atene (vedi gallery scorrevole in alto) mostrano la diffusione della sabbia e della polvere sahariane sul continente nei prossimi giorni. Domani, mercoledì 16 marzo, saranno colpite Svizzera, Austria e Alpi italiane (già oggi in Valle d’Aosta la neve ha assunto una sfumatura giallastra mentre a Berna il cielo presentava tonalità giallastre). Le particelle di sabbia e polvere si diffonderanno anche sui Balcani, fino in Grecia e anche in Belgio. Nella giornata di giovedì 17, il fenomeno aumenterà di intensità in Svizzera, Austria e Alpi italiane ma anche sul resto del nostro Paese.
Nella giornata di sabato 19 marzo, sarà interessato il Sud Italia, in particolare Calabria e Sicilia ma anche la Sardegna.
La prossima settimana, sabbia e polvere del Sahara arriveranno ad influenzare anche il Regno Unito meridionale e l’Irlanda meridionale e persino parte dell’Ucraina. Questo dovrebbe avvenire nella giornata di martedì 22 marzo.