Covid: i sintomi dipendono da fattori genetici

Un quesito che esperti e non si pongono fin dall'inizio della pandemia riguarda le ragioni per cui il Covid-19 può portare, in individui con medesime caratteristiche fisiche e di salute, sintomi completamente differenti
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Numerosi studi di associazione sull’intero genoma Covid-19 hanno individuato fattori genetici riproducibili che indicano che esiste una componente genetica alla suscettibilità e al rischio di gravità in caso di malattia. Per completare questi studi, un’equipe di ricercatori guidata ha raccolto dati sul fenotipo della malattia da Covid-19 da un’indagine su 736.723 partecipanti alla ricerca di AncestryDNA. Con questi dati, “abbiamo definito otto fenotipi correlati agli esiti di Covid-19 – spiegano gli autori –: quattro fenotipi che si allineano con le definizioni di Covid-19 studiate in precedenza e quattro fenotipi “espansi” che si concentrano sulla suscettibilità data l’esposizione, le manifestazioni cliniche lievi e un punteggio aggregato di gravità dei sintomi. Abbiamo eseguito un’analisi di replicazione di 12 associazioni genetiche Covid-19 precedentemente riportate con tutti gli otto fenotipi in una meta-analisi trans-ascendenza dei partecipanti alla ricerca su AncestryDNA. In questa analisi, mostriamo distinti modelli di associazione ai 12 loci con gli otto risultati che abbiamo valutato”.

Tre fenotipi di nuova definizione (caratteristiche o tratti osservabili per un individuo) che catturano associazioni genetiche che possono fornire protezione contro SARS-CoV-2, dunque, sono presentati nello studio pubblicato su Nature Genetics. I risultati – rivelati attraverso l’analisi degli esiti auto-riferiti di Covid-19 da oltre 700.000 clienti negli Stati Uniti di una società di test del DNA – suggeriscono che questo metodo di raccolta dei dati può integrare gli studi clinici di Covid-19, in particolare per i casi più lievi della malattia.

Gli studi di associazione genetica possono aiutare a identificare i geni e le vie biologiche alla base di un determinato risultato o tratto fisico. Studi genetici su larga scala sulla suscettibilità al Covid-19 si sono concentrati su malattie gravi associate al ricovero. Tuttavia, la maggior parte delle infezioni da SARS-CoV-2 non porta a malattie gravi e, sebbene siano noti molti fattori di rischio clinici, come l’età, l’indice di massa corporea o il sesso, questi non spiegano completamente la variazione dei risultati.

Kristin Rand e colleghi hanno analizzato i risultati auto-riferiti di Covid-19 in questionari raccolti da 736.723 clienti negli Stati Uniti di una società di test del DNA (età media di 57 anni; 67% donne). Utilizzando questi dati genetici e di indagine, gli autori hanno analizzato quattro fenotipi precedentemente studiati relativi al rischio di sviluppare malattie gravi. Il team ha anche definito tre nuovi fenotipi protettivi correlati al rischio di infezione in seguito all’esposizione domestica a SARS-CoV-2 e alla gravità dei sintomi. Questi fenotipi appena identificati sono associati a regioni del codice genetico che riducono il rischio di Covid-19 e quindi possono essere utili bersagli per l’intervento terapeutico.

Questa ricerca dimostra che l’analisi su larga scala, basata su sondaggi, dei test diretti al consumatore può integrare gli studi tradizionali sulle popolazioni ospedalizzate, un approccio che gli autori suggeriscono potrebbe essere applicato ad altre malattie in futuro.

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