“Ci sarà nuova campagna vaccinale in autunno, ma darei priorità a soggetti esposti a rischio di sviluppare la malattia grave ma questo non vuole dire negare i vaccini a chi ha un’età inferiore: 60 anni potrebbe essere una soglia ragionevole o anche, come dicono i Cdc, a 50 anni. Occorre pianificare adesso quella che sarà la campagna vaccinale“: è quanto ha affermato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ospite di “Buongiorno” su SkyTg24. Per quanto riguarda invece l’obbligo vaccinale, per Locatelli “è una pagina chiusa, per il personale sanitario è una condizione imprescindibile“.
“Io credo che anche per le mascherine sui luoghi di lavoro la risposta vada contestualizzata in base alle condizioni. A scuola è difficile fare una previsione, ma penso sostanzialmente che si stia comunque andando in una fase di endemizzazione, con alcune eccezioni come quella che stiamo vivendo, anche perché le nuove varianti si rivelano meno aggressive sulle cellule polmonari,” ha proseguito Locatelli. “Continuo a essere ottimista rispetto al rischio di patologia grave per chi è protetto dalle vaccinazioni, ma dobbiamo assolutamente proseguire con determinazione sulla via delle vaccinazioni delle fasce più a rischio e dobbiamo impiegare diffusamente i farmaci antivirali“.