Covid, l’ultimo regalo di Speranza: obbligo di mascherina prorogato. Gismondo: “stiamo arrivando all’assurdo”

Covid, il ministro Speranza proroga di un altro mese l'obbligo di mascherina in Ospedali e strutture sanitarie
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Proroga di un mese dell’obbligo di utilizzare le mascherine per lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e RSA, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. E’ questa, secondo quanto si apprende, la decisione del governo uscente guidato da Mario Draghi (ma ancora in carica per almeno altre 2-3 settimane), l’ultimo colpo di coda del ministro della Salute Roberto Speranza che firmerà oggi un’ordinanza di proroga di un mese. L’obbligo di mascherina non verrà invece prorogato per i mezzi di trasporto.

Sul fronte mascherine “si sta arrivando all’assurdo: le mettono i ragazzi, che sono la fascia a minor rischio” in caso di contagio Covid, “e non gli anziani“. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano, evidenziando che “nelle scuole e nelle università il loro utilizzo è a discrezione di presidi e rettori e in molti le chiedono“. Quanto invece all’intenzione del ministero della Salute di prorogare oltre la scadenza di domani, 30 settembre, l’obbligo di mascherina in ospedali, strutture sanitarie e Rsa, per l’esperta “potrebbe essere logico se fosse limitato ai momenti di cura diretta del paziente da parte dei sanitari. Ma allora dovrebbe valere non solo per Covid-19, ma anche per l’influenza e per qualsiasi altra infezione si possa contrarre” via droplet.

E’ indubbia l’utilità di mantenere le mascherine negli ospedali e nelle Rsa. Indossarla per andare a trovare un congiunto mi sembra il minimo del dovuto“, dice invece sempre all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, in merito alla proroga a cui sta lavorando il ministero della Salute per l’uso di questa misura di protezione anti Covid nelle strutture sanitarie oltre il primo ottobre. “Siamo in una fase di transizione, con le infezioni che cominciano ad aumentare. E la prudenza resta sempre la migliore strada. Il problema – sottolinea l’infettivologo – è capire se in luoghi come i mezzi di trasporto sia davvero prudente abolire la mascherina, anche perché utilizzare il trasporto pubblico non è sempre una scelta libera, come andare al cinema o al teatro, ma necessaria. E per i fragili questi spazi, senza più misure di contenimento, possono rappresentare comunque un rischio. In ogni caso persone direttamente interessate dovranno essere più attente e continuare a utilizzare la mascherina“, conclude Galli.

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