Bassetti: “basta terrorizzare, il Covid del 2020-21 è morto”

“Facciamo meno allarmismo che non aiuta, anzi fa più danni del virus”, sostiene sul Covid l’infettivologo Matteo Bassetti
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Il Covid così come l’abbiamo visto nel 2020-2021 è morto“. È chiaro Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, sugli allarmismi che ancora circolano sul Covid.  

Questo non è il momento di terrorizzare la gente. Dire che chi ha fatto tre dosi di vaccino è a rischio di fare la malattia vista nel 2020 e 2021 è sbagliato e io non mi sento di affermarlo. Dire che il ponte dell’Immacolata, le feste, il Natale, porteranno ad un rialzo dei contagi e metteranno la popolazione a rischio di avere forme gravi è un messaggio che io non darei. Facciamo meno allarmismo che non aiuta, anzi fa più danni del virus”, sottolinea all’Adnkronos Salute Bassetti, replicando al collega Fabrizio Pregliasco che, ospite di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1, ha detto che Covid non è finito e che è atteso un rialzo per Natale insieme a un’influenza massiccia.  

Secondo Bassetti, “chi ha fatto le tre dosi e anche la malattia ha una protezione importante, che potrebbe essere elusa dalle nuove varianti, ma queste non danno forme di patologia più grave. Avremo, e dovremmo abituarci, continue risalite della curva dei contagi. Il Covid così come l’abbiamo visto nel 2020-2021 – precisa – è morto”. “Io oggi dico che abbiamo quasi il 100% della popolazione protetta per le forme Covid gravi. Si deve andare verso la normalizzazione e convivenza con questo virus – conclude Bassetti – che compete con altri virus che causano infezioni respiratorie. Questa è la grande novità SARS-CoV-2: mentre nel 2020-2021 aveva il monopolio, oggi ci sono altri virus che competono con lui“.  

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