Rientro incontrollato del satellite NASA: gli aggiornamenti su orario e zona della caduta

Rivisto l'orario del rientro in atmosfera del satellite RHESSI della NASA, in caduta incontrollata sulla Terra: gli aggiornamenti anche sull’Italia
MeteoWeb

L’Italia non è più tra le zone considerate a rischio per la possibile caduta di frammenti di RHESSI, il piccolo satellite in disuso della NASA in rientro incontrollato sulla Terra. Lo indicano le ultime previsioni aggiornate, elaborate dall’americana Aerospace Corporation. Gli esperti hanno anche rivisto l’orario dell’impatto con l’atmosfera, che dovrebbe avvenire domani, giovedì 20 aprile, con un po’ di anticipo rispetto a quanto previsto nei giorni scorsi: non più alle 3:00 ora italiana, ma all’1:00, con un margine di incertezza di circa tre ore.

Il satellite pesa meno di 300kg e non è tra i più grossi detriti spaziali in caduta sulla Terra. “Cose così piccole bruciano nell’atmosfera una volta alla settimana, dunque non è un grosso problema”, commenta su Twitter l’esperto di meccanica celeste Jonathan McDowell dello Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics.

Il satellite RHESSI

Il satellite RHESSI è stato lanciato in orbita terrestre bassa a bordo di un razzo Pegasus XL nel febbraio 2002. Il veicolo ha studiato i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale utilizzando il suo unico strumento scientifico, uno spettrometro che ha registrato raggi X e raggi gamma.

Durante la missione, RHESSI ha registrato più di 100mila eventi di raggi X, consentendo agli scienziati di studiare le particelle energetiche nei brillamenti solari,” ha spiegato la NASA. “L’imager ha aiutato i ricercatori a determinare la frequenza, la posizione e il movimento delle particelle, e ciò li ha aiutati a capire dove le particelle venivano accelerate“.

 

Condividi