La scoperta del rover cinese Zhurong: per la prima volta trovata acqua su Marte nelle basse latitudini

La ricerca fornisce prove dell'esistenza di acqua liquida anche a basse latitudini
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Una ricerca pubblicata su Science Advances e guidata dall’Istituto di Geologia e Geofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze ha rivelato che il rover cinese Zhurong ha scoperto tracce recenti lasciate dall’acqua su Marte: si tratta di caratteristiche morfologiche rilevate su alcune dune, che forniscono per la prima volta una prova della presenza di acqua liquida anche alle basse latitudini. La scoperta è molto importante per comprendere la storia evolutiva del clima del Pianeta Rosso.

I ricercatori guidati da Qin Xiaoguang hanno trovato caratteristiche morfologiche sulle superfici delle dune, come croste, crepe e creste. Lo strato superficiale ricco di sostanze e minerali rivela che, in alcuni momenti, potrebbe formarsi acqua salina derivata dallo scioglimento di ghiaccio o neve: ciò perché i sali presenti nelle dune provocano lo scioglimento dell’acqua solida anche basse temperature; quando l’acqua si asciuga, i minerali compattano la sabbia per formare le caratteristiche osservate.

La scoperta fornisce anche indizi chiave per la ricerca di forme di vita extraterrestri.È un risultato importante“, dice all’ANSA Francesca Altieri dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, “perché dimostra che anche il Marte più recente può essere molto interessante, se messo a confronto con quello del passato che sappiamo essere stato più ricco d’acqua. Adesso la domanda – aggiunge Altieri – è se queste condizioni abbiano permesso lo sviluppo di forme di vita, nel passato o nel presente”.

Molti studi, infatti, hanno fornito prove importanti della presenza di una grande quantità di acqua liquida nel passato remoto del Pianeta Rosso. Indizi dell’esistenza di acqua liquida sotto il polo sud marziano erano arrivati già nel 2018, grazie al radar italiano Marsis della sonda Mars Express dell’ESA, e sono stati poi confermati nel 2022 da uno studio successivo. Questa è però la prima volta che tracce di acqua liquida vengono rinvenute a latitudini molto inferiori rispetto ai poli.

Il rover Zhurong, che fa parte della missione Tianwen-1 dell’Agenzia Spaziale Cinese, è stato lanciato nel luglio 2020, con un atterraggio avvenuto a maggio 2021 all’estremità meridionale dell’Utopia Planitia. “Mentre i rover della NASA sono atterrati in regioni note per essere antichissimi laghi – spiega la ricercatrice dell’INAF – il rover cinese è in una zona meno interessante per la storia antica dell’acqua su questo pianeta”. “Gli autori dello studio hanno visto ciò che resta dopo l’evaporazione – prosegue Francesca Altieri – dal momento che l’atmosfera su Marte è così rarefatta che l’acqua presente in superficie passa immediatamente dallo stato solido a quello gassoso. È possibile che queste tracce a latitudini più basse siano dovute al trasferimento di vapore acqueo o di nubi ghiacciate dalle zone polari, dove c’è ghiaccio. Oppure – spiega ancora Altieri – il ghiaccio può essersi depositato in maniera stagionale in zone diverse quando, in passato, l’asse di rotazione del Pianeta Rosso ha subito notevoli variazioni: questo accade perché l’asse di rotazione di Marte subisce la forte interferenza di Giove e non viene stabilizzato da un satellite grande come la nostra Luna“.

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