Il campo della pressione atmosferica continua ad essere debole sull’Europa meridionale e sul Mediterraneo centrale, “favorendo ancora la formazione di depressioni attorno all’Italia. Questa nuova tempesta è stata chiamata Nino ma, diversamente da quella che l’ha preceduta, non salirà molto di latitudine, perché le correnti atmosferiche in quota sono disposte diversamente rispetto ai primi giorni di questa settimana“: a dedicare un approfondimento alla tempesta in arrivo sono gli esperti del Centro Nazionale per la Meteorologia e Climatologia Aerospaziale (CNMCA).
Nino insisterà “tra lo Ionio e il basso Tirreno, raggiungendo un minimo di circa 998 hPa. Il gradiente barico che ne deriverà innescherà dei venti molto forti e porterà delle piogge persistenti ed abbondanti sulla Sicilia, sulla Calabria, sulla Sardegna e, ben lontano dal centro della depressione, anche sul Piemonte, a ridosso della fascia pedemontana“. Nel video in alto, “sono visibili la nuvolosità e le precipitazioni previste per le prossime 48 ore“. Ancora una volta, i quantitativi di pioggia cumulata previsti sono importanti, come specificato nella segnalazione di fenomeni intensi del Servizio meteorologico dell’AM.
La potenziale intensità dei fenomeni associati a questa perturbazione, “è confermata specialmente per il vento dagli indici EFI (Extreme Forecast Index) e SOT (Shift of Tail) prodotti con i dati del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF) riportati nelle immagini che seguono. Il colore rosso per l’EFI e la linea continua per il SOT indicano la possibilità che sia raggiunta un’intensità del vento che occupa la parte più alta della distribuzione statistica, valori molto intensi o anche estremi. Meno definite, invece, le informazioni ricavabili in ordine alle precipitazioni, sebbene siano comunque ben evidenti le aree dove sono attesi i quantitativi più abbondanti,” sottolineano gli esperti dell’Aeronautica Militare.
A seguire, per la prossima settimana, “dovremmo entrare in un regime atmosferico più tipicamente primaverile, ossia con instabilità pomeridiana accentuata ma per lo più limitata ai monti ed alle zone interne. Per andare ancora oltre, si possono consultare le nostre previsioni mensili e, per restare aggiornati sull’evoluzione della tempesta Nino, ci sono le nostre previsioni testuali e breve e brevissimo termine,” concludono gli esperti del CNMCA.
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