L’alluvione che ha travolto l’Emilia Romagna nei giorni scorsi ha lasciato diffuse criticità idrauliche, tuttora persistenti, su tutto il territorio della provincia di Ravenna, che presenta ancora condizioni molto fragili. È quanto comunica con una nota l’amministrazione comunale, che ha ricordato come l’ente si sia messo al lavoro per ripristinare gli argini e tutto quanto concorre alla difesa del territorio (come per esempio il posizionamento dei sacchi dove ci sono state rotture o allagamenti).
“È necessario precisare che permane ovunque una situazione di grande fragilità: l’attività di monitoraggio è ininterrotta, anche per mezzo di volontari, per verificare la presenza di eventuali fontanazzi – si legge nella nota -. Le chiusure stradali tuttora permanenti sono necessarie per tutelare la sicurezza delle persone, prevenendo incidenti causati da possibili frane. La soglia di attenzione da parte di tutta la cittadinanza deve quindi essere massima, anche perché dai prossimi giorni sono attese condizioni meteo in deciso peggioramento. Nell’assicurare il massimo impegno da parte di tutte le istituzioni del territorio provinciale, della Protezione Civile, di tutte le forze dell’ordine, dei volontari e di tutti i soggetti coinvolti, si ribadisce che restano predisposte nell’eventualità di problematiche tutte le possibili soluzioni di Protezione Civile”.
Il vademecum in caso di maltempo
Infine, il vademecum dei comportamenti da seguire da parte della cittadinanza: si ricorda infatti “che è assolutamente indispensabile restare lontani dagli argini”, per cui sono state anche emanate specifiche ordinanze di divieto, con sanzioni per chi non le rispetta. In caso di rischio idraulico ci si deve allontanare velocemente dalle zone allagabili, e qualora non sia possibile, bisogna recarsi ai piani più alti delle abitazioni, mentre non si può accedere ai locali interrati, seminterrati o scantinati. Così come non si deve accedere ai sottopassi, agli argini dei fiumi, alle aree golenali o ai capanni da caccia e pesca. Se si è all’aperto bisogna cercare di raggiungere il punto più alto evitando assolutamente i ponti. Quindi si avvisa che tutti i canali social e i siti dei Comuni coinvolti, e dei rispettivi sindaci, vengono costantemente aggiornati con informazioni di dettaglio su ogni singolo territorio: si raccomanda quindi alla popolazione di tenersi aggiornata tramite i canali ufficiali degli enti di riferimento.
Proteste dei condomini di via Eraclea a Ravenna
Con il maltempo, intanto, tornano le proteste dei condomini di edilizia popolare di via Eraclea, a Ravenna. Se ne fa portavoce, attraverso una interpellanza, il consigliere comunale Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna-Polo civico popolare, che denuncia lo stato “insalubre” di uno dei due grandi edifici popolari di via Eraclea. “Sono anni che quando piove scendono litri di acqua dal tetto lungo i sei piani sottostanti, fino al piano terra”, lamenta. “I muri si stanno sgretolando e l’odore di muffa è insopportabile. I danni sembrano ingenti. Ma non si vorrebbe che fosse una disgrazia annunciata”. Al sindaco si chiede quindi di conoscere “quali interventi od azioni intenda mettere concretamente in campo, al fine che il condominio popolare di via Eraclea 31 sia risanato strutturalmente dalle infiltrazioni di acqua e dai fenomeni insalubri conseguenti”.