Maltempo, continuano le frane in Emilia Romagna: “situazione disperata, cartografia stravolta” | VIDEO

L’Emilia Romagna continua a franare dopo l’alluvione, tante criticità sul territorio: la Provincia di Modena invita a limitare gli spostamenti in montagna
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L'intervento dei Vigili del Fuoco per la frana a Casola Valsenio
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Continuano a verificarsi frane in Emilia Romagna dopo la devastante alluvione di alcuni giorni fa. Come nella Valle del Senio, con un nuovo movimento franoso tra Casola Valsenio e Cà Rondino, in provincia di Ravenna. Grandi criticità segnalate anche a Borgo Rivola, Ponte di Baffadi e, andando nella parte toscana della Valle del Senio, a Badia di Susinana e altre località della vallata. Esperti Vigili del Fuoco nella conduzione di escavatori, ruspe e mezzi per il movimento terra sono impegnati a Casola Valsenio per mettere in sicurezza e ripristinare la viabilità lungo la Strada Provinciale 70, ostruita da una frana.

frana casola valsenio

Provincia Modena: “limitare gli spostamenti in montagna”

Limitare gli spostamenti in montagna, perché la situazione delle strade è in forte evoluzione e il rischio di frane o dissesti resta ancora alto. Per questo motivo riteniamo prudente attendere che la situazione si stabilizzi, così da poter avere un quadro completo dei movimenti franosi che interessano le nostre strade“. Questo l’appello che fa il Presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, alla cittadinanza.

A causa di una frana che sta interessando la rete stradale e che è tutt’ora in movimento, la strada provinciale 9 che nel Modenese collega i comuni di Sassuolo e Prignano chiuderà dalla mezzanotte, in un tratto vicino al ponte del Pescale, conferma la Provincia. “I tecnici della Provincia effettueranno domani una serie di sopralluoghi tecnici per tentare una parziale riapertura che consenta il transito parziale ai veicoli”. A esprimere preoccupazione per il tratto interessato dalla frana, lungo alcune decine di metri, è il sindaco di Prignano, Mauro Fantini: “la prolungata chiusura della strada creerebbe enormi disagi, peraltro difficilmente risolvibili, a centinaia di residenti tra lavoratori e studenti”.

Sindaco di Forlì: “ora devastati dalle frane, tante comunità isolate”

Nel territorio di Forlì, dopo il primissimo impegno per portare in salvo le persone, adesso c’è tutto il lavoro per affrontare tante situazioni “drammatiche“, come le frane. “Tutte le nostre colline sono devastate da centinaia di frane, ci sono intere comunità isolate”, dice il sindaco Gian Luca Zattini con una conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile di via Punta di ferro. Claudia Casadei, responsabile dell’Unità Protezione Civile di Forlì-Cesena parla di sette punti sui quali si stanno facendo degli approfondimenti per capire quante persone sono isolate in provincia per poi portare cibo, beni di prima necessità e farmaci. Modigliana e Tredozio, dice, oggi sono collegate tra di loro, ma in altre zone gli spostamenti sono difficili: criticità si registrano a San Benedetto, Sarsina, Civitella di Romagna. Mentre a Rocca la statale è provvisoriamente collegata. Il fatto è che la situazione “è in evoluzione continua”.

Altra questione sulla quale si sta intervenendo è l’elettricità: “la stiamo restituendo via via, ma metà della cabine sono state devastate quindi il lavoro è difficilissimo. Le nostre case sono talmente bagnate che non è sempre possibile riattivare subito le utenze“, aggiunge il primo cittadino assicurando alla popolazione che “non siete soli“. Dunque “abbiate pazienza, stiamo seguendo migliaia di situazioni, abbiamo messo in campo tutto il possibile ma ci saranno delle situazioni che avranno tempi più lunghi“. È “umano essere arrabbiati ma noi stiamo facendo di tutto”, rimarca ribadendo che “abbiamo accanto tutte le istituzioni, le forze dell’ordine, la sanità, migliaia di volontari che stanno spalando“. Insomma, “ci sono tante difficoltà per questa immane tragedia”.

Il sindaco ci tiene poi a ricordare a tutti quelli che hanno espresso dei dubbi che “l’acqua si può bere, è sicura”. Altro invito alla popolazione, ancora una volta, è di “stare a casa”, e non mettersi per strada “perché si intasano gli interventi”. Zattini condanna poi i “tanti curiosi” che si mettono in mezzo creando ingorgo o mettendosi in pericolo. Tra le cose che “addolorano” il sindaco c’è il fatto che “abbiamo perso del tempo per motivi burocratici e non è accettabile, anche se il coraggio e la determinazione di Forlì aiuterà”.

Geologi: “situazione disperata per le frane, cartografia stravolta”

Una “situazione disperata” in un territorio vasto sulle colline in Emilia Romagna, che va dal Bolognese al Cesenate fino quasi al Riminese per effetto del “bombardamento di frane” dopo l’alluvione. A dirlo all’ANSA è il Presidente regionale dell’Ordine dei Geologi, Paride Antolini. “Abbiamo sempre avuto un’ottima mappatura delle frane esistenti ma, ora, l’aumento di fenomeni di questi giorni ha stravolto la cartografia e registriamo eventi anche in aree non previste”, spiega Antolini raccontando di “molte strade completamente sparite e che non saranno neanche riparabili, con un tracciato completamente da rifare“. Inoltre molte case sono isolate e anche gli allevamenti. “L’Appennino, con rocce tenere, ha mostrato tutta la sua fragilità – prosegue l’esperto – nelle colline del Cesenate la situazione è difficile. Credo che nei comuni più colpiti sarà dfficile prevedere spostamenti per tutta questa estate”. Una situazione, prosegue “che nei miei 63 anni mai avrei potuto immaginare di vedere e di vivere. Questo – afferma Antolini – è troppo anche per un geologo. Qui è un disastro“.

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