Maltempo, disastro grandine in Piemonte: perso dal 70 al 100% del raccolto

Cirio sui danni causati dalla grandine del 6 luglio in Piemonte: "chiederemo l'accesso al fondo di solidarietà nazionale ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali"
MeteoWeb

Una perdita che va dal 70 al 100% del raccolto e ingenti danni alle auto, ai tetti e alle coperture di case e imprese: è la prima stima dei danni causati dalla violenta grandinata che il 6 luglio si è abbattuta su alcune zone del Piemonte, in particolare l’Alta Langa cuneese e alcuni comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino. Per fare il punto della situazione, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme all’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha convocato questa mattina una riunione in Comune a Cortemilia, nel Cuneese, uno dei più colpiti dalla calamità. In collegamento telefonico anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

In questa fase – ha spiegato Cirio con Protopapa – è fondamentale certificare la stima dei danni e soprattutto, è importante ricordarlo a tutti, documentare dettagliatamente prima delle operazioni di ripristino, conservando questa documentazione, perché sarà fondamentale per poter accedere agli indennizzi, sia per i danni all’agricoltura che quelli legati alle case, alle auto e alle aziende”. “Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale – ha proseguito il Presidente della Regione – ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali, in modo da non lasciare nessuno indietro. Sarà, inoltre, necessario monitorare nel tempo la situazione, perché oltre al danno immediato c’è anche quello che si manterrà in modo evidente per gli anni a venire e dovrà essere tenuto in dovuta considerazione”.

“I tecnici dell’Arpa insieme a quelli della Regione – ha detto Cirio – sono già al lavoro dalle prime ore dopo la grandinata per effettuare i sopralluoghi. Siamo consapevoli che non è una situazione normale, perché è un evento eccezionale nella sua eccezionalità, per questo la Regione metterà in campo anche risorse proprie per riuscire ad indennizzare le aziende. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per non lasciare solo nessuno”.

“Abbiamo visto arrivare sfere di grandine del diametro di quasi 10 centimetri che hanno colpito e devastato campi, vetture e abitazioni come proiettili. Ovunque ci sono persone già al lavoro per ripristinare le proprie case e le proprie attività, ma la vicinanza delle istituzioni è fondamentale perché serve un aiuto importante di fronte alla gravità dei danni. Ringrazio quindi il Presidente Cirio per aver voluto essere qui e per l’attenzione immediata che ha dato a questa situazione, davvero senza precedenti”, ha dichiarato il sindaco di Cortemilia, Roberto Bodrito. “La Provincia di Cuneo – ha sottolineato il Presidente Luca Robaldo – si mette fin da subito a disposizione con i propri uffici e i propri tecnici per aiutare i Comuni a raccogliere tutta la documentazione necessaria alla Regione per attivare velocemente le procedure di richiesta dello stato di emergenza. Giovedì pomeriggio alle 17.30 si svolgerà una assemblea dei sindaci. Se necessario, siamo pronti anche noi ad approvare una delibera provinciale di richiesta dello stato di calamità”.

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