Covid, Governo cancella divieto di isolamento anche per i positivi (e qualcuno piagnucola)

Covid, la decisione del Consiglio dei Ministri sulla fine dell'isolamento dei positivi è l'ultima pietra tombale sulla pandemia: cancellato anche l'ultimo divieto
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Nel Consiglio dei ministri abbiamo abrogato l’ultimo divieto che riguardava il Covid-19, ovvero il divieto di mobilità dalla propria abitazione e dimora per le persone che erano state sottoposte alla misura di isolamento perché risultate positive al Covid. L’andamento epidemiologico, la disponibilità di vaccini e i farmaci non rendono più necessarie questa misura che peraltro negli ultimi tempi è stata di fatto largamente disattesa. Credo che questa sia una norma di buon senso, cancella le ultimi restrizioni legate all’emergenza sanitaria che abbiamo finalmente superato“. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo intervento alla conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri di questa sera.

Il ministero della Salute continuerà a monitorare l’andamento della situazione epidemiologica e se fosse necessario valuteremo tutte le misure di contenimento e contrasto alla diffusione del virus” ha aggiunto Schillaci ribadendo che “l’emergenza sanitaria è ampiamente superata”. Eppure c’è chi critica la norma del Governo. Tra questi, il solito Walter Ricciardi che considera questa scelta “rischiosa perché il Covid non è un’influenza e sta emergendo una variabile, EG.5, in USA e Asia molto più contagiosa e sfuggente dal punto di vista immunitario che presto arriverà anche in Europa, la retorica del lasciamoci tutto alle spalle non è l’approccio epidemiologicamente e scientificamente più corretto e saggio“. Ma la scienza ha già dimostrato che la nuova variante del virus è innocua e Ricciardi anche stavolta rimarrà deluso, vedendosi smentire le sue solite profezie di sventura.

Tra i contrari anche Mauro Minelli, immunologo clinico della Fondazione Medicina Personalizzata: “Non sono del tutto sicuro che questa decisione d’autorità significhi anche far calare il sipario sul tempo della pandemia, visto che alcuni indicatori ci chiedono invece di stare in allerta. Sono straconvinto, al contrario, che almeno qualche protezione andasse mantenuta. Un’arma di riserva andrebbe sempre tenuta da parte dopo una dura battaglia, specie quando la forza del nemico non è chiara come in campo aperto. Non dimentichiamo poi che ci sono luoghi del mondo in cui il virus continua a serpeggiare e il Covid fa ancora paura. Noi, in perfetto stile occidentale, ci stiamo fidando molto di noi stessi e della nostra capacità di reazione. Credo che il Governo abbia a disposizione elementi in più, che evidentemente a noi ancora difettano“.

Ma per fortuna gli allarmisti che con i precedenti governi (Conte e Draghi) avevano il sopravvento, adesso sono ai margini delle decisioni politiche dove prevalgono scienza e buon senso.

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